Saviano attacca Salvini: “Ministro della Mala Vita”. Il centrodestra vuole cacciare lo scrittore dalla Rai

Saviano attacca Salvini sui social e immediatamente il centrodestra interviene chiedendo la cacciata dalla Rai dello scrittore.

Saviano attacca Salvini: “Ministro della Mala Vita”. Il centrodestra vuole cacciare lo scrittore dalla Rai

Saviano attacca Salvini sui suoi social dopoché il ministro dei Trasporti aveva ironizzato sulla candidatura alle Europee dell’attivista Carola Rackete. Immediata la risposta del centrodestra che vorrebbe lo scrittore fuori dalla Rai con il suo programma Insider.

Saviano attacca Salvini: “Ministro della Mala Vita”

Roberto Saviano non perde occasione per attaccare Matteo Salvini. Ormai si sono perse le volte in cui lo scrittore si è pubblicamente scagliato contro il leader della Lega. “Che faccia tosta! Ma quando passerà al Ministro della Mala Vita il vizio di mentire?”, ha scritto sui social lo scrittore in riferimento alla polemica di Salvini contro Carola Rackete dopoché l’attivista ha annunciato la sua candidatura alle Europee.

Il centrodestra vuole cacciare lo scrittore dalla Rai

“Le parole di Saviano contro il governo vanno ben oltre la critica. Si tratta di insulti con parole inaccettabili nel merito e nei toni gravissime incompatibili con il servizio pubblico”, ha detto la vicepresidente della Vigilanza Rai, Augusta Montaruli, spiegando che “ci aspettiamo dai vertici equità nel giudizio e per questo portiamo il caso Saviano in maniera immediata in commissione di Vigilanza“.

“La definizione ministro della Mala vita è il rigurgito di chi lavora contro le istituzioni, il pluralismo al servizio della menzogna e dell’alimentazione dell’odio politico. In Rai non ci può essere spazio per tutto questo. L’autorevolezza e la credibilità del servizio pubblico quindi sono più importanti anche del contratto di Saviano di cui peraltro ha già beneficiato”, ha aggiunto Montaruli. Mentre il capogruppo di FdI in Vigilanza, Francesco Filini ha spiegato che “definire un ministro della Repubblica italiana ‘ministro della mala vita’ equivale a disprezzare le istituzioni italiane, e rende un personaggio come Saviano incompatibile con la tv pubblica”. “C’è un limite a tutto, la Rai ultimamente ha mostrato di essere molto attenta al registro che viene utilizzato nel servizio pubblico, credo che sia più che doverosa una riflessione sull’opportunità di confermare la presenza di Saviano in Rai”, ha aggiunto Filini.

Dunque, è chiara la volontà del centrodestra di non volere Saviano e i suoi programmi nel servizio pubblico. “Per la Rai certe regole valgono solo per Facci che, per molto meno, è stato defenestrato?”, ha chiesto quindi la senatrice leghista e membro della Vigilanza, Tilde Minasi.