Scacco matto ai Casalesi: 28 arresti tra imprenditori e politici. Sequestrato il centro commerciale di “Capastorta”

Un colpo duro agli affari della Camorra, riconducibili direttamente a Michele Zagaria, capo della potente fazione del clan dei Casalesi. E, insieme, uno spaccato del vasto mondo di intrecci tra economia dei colletti bianchi e politica che permette il riciclaggio dei soldi della criminalità organizzata. Questo è quello che emerge dalla vasta operazione Interforze di polizia e carabinieri nel Casertano: sono 28 le persone arrestate dagli agenti della Squadra mobile dal Ros dei carabinieri.

I reati contestati agli indagati sono associazione a delinquere di stampo camorristico, concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, estorsione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, abuso d’ufficio, truffa e turbata libertà degli incanti. Sequestrato dai poliziotti anche un imponente centro commerciale, del valore di 60 milioni di euro, direttamente riconducibile al boss Zagaria.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, hanno svelato un complesso sistema criminale finalizzato al riciclaggio dei proventi illeciti da parte degli indagati, tra i quali spiccano amministratori locali, un sindaco ed esponenti dell’imprenditoria casertana. Secondo quanto si apprende, il sindaco di Trentola Ducenta (Caserta) Michele Griffo è ricercato da questa mattina: nei suoi confronti c’è un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso esterno al clan deiCasalesi. Misure restrittive anche per l’ex sindaco del comune casertano Nicola Pagano.