Schlein alla prova della direzione: prima resa dei conti nel Pd?

La segretaria del Pd, Elly Schlein, è attesa dalla prova della direzione: sarà una prima resa dei conti? Ecco i nodi principali.

Schlein alla prova della direzione: prima resa dei conti nel Pd?

Potrebbe essere una prima resa dei conti. O anche, soltanto, un momento di confronto, di certo non troppo amichevole. Nella direzione del Pd attesa per oggi, la segretaria Elly Schlein sa che l’aspetta una prima prova.

Le minoranze si faranno sentire: sono attesi gli interventi dei big come Stefano Bonaccini e Lorenzo Guerini. Schlein difenderà la decisione di andare in piazza con il Movimento 5 Stelle, nonostante le polemiche conseguenti alle frasi di Beppe Grillo sulle “brigate” di cittadinanza.

La segretaria del Pd, anzi, rilancerà probabilmente il tema della mobilitazione puntando su un’agenda che metta al centro il lavoro, la sanità, la scuola e anche il Pnrr.

Direzione Pd, Schlein va alla conta?

Non sarà una vera resa dei conti, probabilmente, ma la segretaria sta pensando di mettere ai voti la sua relazione (che terrà in apertura dei lavori) per tentare di rafforzare la sua maggioranza e dire alle minoranze che non si lascerà condizionare.

I temi da affrontare saranno diversi e le contestazioni non mancheranno: dalla poca collegialità sulle decisioni (a partire proprio dall’adesione alla piazza dei 5 Stelle) alle posizioni su temi come quello della guerra in Ucraina e dell’invio di armi a Kiev. Potrebbe emergere anche la divisione sull’abuso d’ufficio, sul quale molti sindaci dem si sono detti favorevoli alla riforma del governo Meloni.

Le uscite dal Pd

Il tema, ineludibile, è quello di una minoranza che contesta la linea della segretaria, ritenendola troppo distante da quello che è sempre stato il Pd. Dopo la manifestazione di sabato, Alessio D’Amato ha deciso di dimettersi dall’assemblea nazionale a causa della partecipazione dem e delle parole di Grillo. Senza però lasciare il partito.

Di uscite ce ne sono state già altre, come quella di Carlo Cottarelli (che lascia anche il seggio del Senato) o dell’ex ministro Beppe Fioroni. Dopo l’elezione a segretaria di Schlein hanno lasciato il Pd anche l’ex capogruppo al Senato Andrea Marcucci, l’europarlamentare Caterina Chinnici ed Enrico Borghi, passato a Italia Viva. Per il momento, secondo la segretaria, si tratta di scelte individuali che non preoccupano. Ma il rischio di un’emorragia dovrà essere valutato.