Schmidt si candida a sindaco di Firenze. Festeggiano Sangiuliano e Gasparri. I dubbi di Manfredi

Il neo-direttore del museo di Capodimonte, Eike Schmidt, sarà il candidato del centrodestra per Firenze. Festeggia il suo "capo" Sangiuliano

Schmidt si candida a sindaco di Firenze. Festeggiano Sangiuliano e Gasparri. I dubbi di Manfredi

Alla fine l’ex direttore delle Gallerie degli Uffizi ora alla guida del Museo e del Real Bosco di Capodimonte a Napoli, Eike Schmidt è il candidato a sindaco di Firenze per il centrodestra. L’annuncio lo ha dato lui stesso questa mattina parlando davanti a Palazzo Vecchio. “Oggi, 6 aprile 2024, non soltanto celebriamo il compleanno di Raffaello Sanzio ma io sciolgo la riserva: mi candido a sindaco. Oggi stesso chiederò ai partiti del centrodestra di sostenere questa campagna elettorale”.

L’ATTACCO DI SCHMIDT A GIUSEPPE CONTE

E non ha perso tempo, Schmidt a passare all’attacco: “Tra le prime cose che farò sarà quello di chiedere l’aspettativa” da direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, ha detto, “lo faccio ben prima dei 45 giorni come previsto dai termini di legge. Come sapete c’è un professore universitario di Firenze, Giuseppe Conte, che ormai è in aspettativa da sei anni per attività politica. Quindi vale anche per i dirigenti”. “Io mi metto quindi in aspettativa – ha aggiunto – e mi auguro che anche altri, come il rettore dell’Università per stranieri di Siena” Tomaso Montanari, “e l’assessore al welfare di Firenze” Sara Funaro, “che ora sono già in piena campagna elettorale, anche se nel caso del rettore non è chiaro se si candiderà o meno ma fa comunque attività politica, si mettano in aspettativa. Perché è giusto così”.

Schmidt ha poi rifiutato l’accusa di essere un “paracadutato”… “Io candidato paracadutato? È un’altra assurdità totale. Il Pd in queste ultime settimane mi ha fatto una pubblicità gratuita con oltre 50 comunicati stampa e alcuni meme. Forse dovrei spiegare che non sono il candidato del Pd, non mi candido in realtà neppure contro di loro, ma mi candido per i fiorentini”.

FESTEGGIA IL SUO “CAPO” GENNARO SANGIULIANO

La notizia è stata accolta con grande giubilo dal suo ministro di della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che non ha esitato – nonostante sia formalmente il datore di lavoro del neo-candidato – a esprimere tutta la sua gioia. “La candidatura di Eike Schmidt a sindaco di Firenze è un atto che rafforza lo spirito unitario dell’Europa”, ha detto il ministro, “Schmidt primo cittadino di Firenze costituirebbe una consacrazione della nozione di cittadino europeo. Chi in questi giorni ha criticato questa scelta, non solo si è mosso contro un diritto sancito dalla nostra Costituzione che garantisce l’elettorato attivo e passivo, ma ha dimostrato di essere un europeista à la carte, senza voler dare un contenuto concreto alla nozione politico-culturale di cittadino europeo”.

Sulla stessa linea, l’immancabile Maurizio Gasparri, che parla di “una scelta di qualità”. “In Toscana il centrodestra è in grado di competere e di vincere ovunque, lo hanno dimostrato le vicende degli ultimi anni”, ha aggiunto, ricordando che “il centrodestra guarda alle Regionali del prossimo anno e quindi le elezioni di Livorno, di Prato, di Firenze possono anticipare un ricambio che auspichiamo”, ha aggiunto.

I DUBBI DEL SINDACO DI NAPOLI MANFREDI

Un po’ meno entusiasta, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che pone subito un paio di questioni pratiche: chi gestirà il museo di Capodimonte, mentre Schmidt è impegnato nella campagna elettorale? E, soprattutto, se dovesse perdere le elezioni, come potrà tornare a rivestire la sua carica?  “Mi lascia molto perplesso la scelta di candidarsi perché una persona del suo valore, che ha dimostrato capacità, avrebbe fatto meglio a concentrarsi sua una missione così importante di continuare l’ottima azione di Bellenger a Capodimonte, un museo che ha ancora tante potenzialità inespresse”, ha detto Manfredi.

Che aggiunge: “Chi amministra un grande museo, e in generale una grande istituzione, deve necessariamente avere un profilo di terzietà, questo ovviamente senza limitare i diritti costituzionali come la volontà eventualmente di candidarsi. Eventualmente ritornare dopo tre mesi, dopo una campagna elettorale che sarà sicuramente sanguinosa a Firenze, fa perdere a Schmidt quel valore di terzietà che l’autorevolezza del ruolo determina e non vorerei che poi tutto questo fosse pagato da Capodimonte, che invece ha bisogno di un impegno a tempo pieno, ma anche di un dialogo con tutte le parti politiche perché chi governa un grande museo deve avere capacità di dialogo istituzionale a 360 gradi”. Intanto il capogruppo Pd nel Consiglio comunale di Napoli, Gennaro Acampora, ha avviato una raccolta firme per chiedere la nomina di un nuovo direttore al museo di Capodimonte