Sciopero Atm a Milano oggi 27 giugno: metro, bus e tram a rischio. I motivi della protesta

Sciopero Atm a Milano oggi 27 giugno: metro, bus e tram saranno a rischio per protestare contro le aggressioni a macchinisti e capitreno.

Sciopero Atm a Milano oggi 27 giugno: metro, bus e tram a rischio. I motivi della protesta

Sciopero Atm a Milano oggi 27 giugno: le corse di metro, bus e tram saranno a rischio tra le 11:00 e le 13:00 per protestare contro le aggressioni perpetrate ai danni di macchinisti e capitreno.

Sciopero Atm a Milano oggi 27 giugno: metro, bus e tram a rischio

Nella serata di venerdì 24 giugno, un dipendente Atm è stato brutalmente aggredito da cinque ragazzi in corrispondenza della fermata della metro di San Donato. Pochi giorni prima, nel pomeriggio di lunedì 20 giugno, un capotreno è stato assalito a colpi di catene alla stazione di Belgioioso. Ancora, due ferrovieri sono stati spintonati e presi a pugni a Mortara, il 19 giugno.

L’ondata di violenza ha scatenato la reazione dei sindacati. Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Faisa Cisal, Orsa e Ugl, infatti, hanno diramato una nota congiunta asserendo che sia “impossibile andare avanti così” e hanno proclamato uno sciopero di due ore per lunedì 27 giugno sulle linee Atm che sarà in vigore dalle 11:00 alle 13:00.

Nel comunicato congiunto diffuso dai sindacati, inoltre, è possibile leggere quanto segue: “Il trasporto pubblico locale è diventato il Far West, dove non ci sono più regole e dove ci si può permettere di tutto”.

Facendo esplicito riferimento a quanto recentemente accaduto alla fermata di San Donato, le sigle hanno denunciato “un pericoloso salto di qualità nei comportamenti di questi gruppi organizzati di adolescenti e non, nel voler dimostrare, anche attraverso l’utilizzo dei social network, che possono fare qualsiasi cosa”. È stato, poi, sottolineato che i lavoratori Atm sono ormai abbandonati a se stessi e costretti a fare i conti con un “aumento generale di aggressività sociale”. I sindacati, quindi, hanno rivolto un appello alle istituzioni finalizzato a sollecitare un “impegno definitivo, forte e continuativo insieme alle forze dell’ordine e alle aziende”.

I motivi della protesta: la reazione del mondo della politica e dei sindacati

In merito alle aggressioni a capitreno e macchinisti ala base dello sciopero Atm a Milano di oggi 27 giugno, si è espresso l’assessore regionale sulla Sicurezza di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, che ha dichiarato: “Ogni giorno c’è un nuovo episodio. Mi chiedo dove siano finiti i vigili del Nucleo tutela trasporto pubblico, che col centrodestra al governo della città era composto da 50 persone e ora è stato falcidiato”.

Il suo omologo a Palazzo Marino, Marco Granelli, invece, ha affermato: “Ho sentito il direttore generale di Atm Arrigo Giana a proposito del caso di San Donato e chiedendo dati completi per avere il polso della situazione – e, facendo riferimento al piano di coordinamento dei controlli sui mezzi pubblici di competenza della Questura, ha aggiunto –. Per noi quello dei trasporti è un ambito dove è sempre necessario tenere alta l’attenzione. Bisogna continuare a essere presenti e a rispondere a queste situazioni che spesso coinvolgono i giovani e avvengono la sera. Con l’arrivo dei nuovi vigili urbani, 240 tra luglio e novembre, potenzieremo le azioni”.

I sindacati, infine, hanno ribadito la necessità di incrementare i controlli ma si sono opposti all’ipotesi della militarizzazione. A questo proposito, Angelo Piccirillo della Filt Cgil ha osservato: “Impossibile e non risolutivo avere una guardia su ogni mezzo. Bisogna capire quali sinergie mettere in campo. E lasciare una campagna comunicativa che spieghi quali sono le conseguenze per chi compie queste aggressioni”.