Scontri al liceo di Firenze, il ministro Valditara condanna la lettera della preside: la reazione dell’opposizione

Scontri al liceo di Firenze, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha criticato la lettera della preside che è diventata virale.

Scontri al liceo di Firenze, il ministro Valditara condanna la lettera della preside: la reazione dell’opposizione

Scontri al liceo di Firenze, Valditara critica la lettera della preside che ha mandato ai suoi studenti in particolare. Intanto, la Procura ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di violenza privata aggravata in relazione all’aggressione subita sabato, 18 febbraio, da due studenti del liceo Michelangelo, colpiti a calci e pugni da sei giovani, tra cui tre diciassettenni, dell’organizzazione di destra Azione studentesca.

Scontri al liceo di Firenze, il ministro Valditara condanna la lettera della preside

Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha commentato la questione del pestaggio di fronte al liceo scientifico Michelangelo di Firenze, che ha visto un gruppo di militanti di estrema destra picchiare degli studenti. Ospite a Mattino Cinque News, il ministro ha criticato la preside dell’istituto Leonardo Da Vinci Annalisa Savino per la lettera scritta sull’accaduto, ormai virale sul web. Nella lettera la preside condanna l’episodio e mette in guardia i suoi studenti sui pericoli delle derive autoritarie: “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque. Con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti“.

Valditara ha criticato duramente l’intervento della Savino: “È una lettera del tutto impropria. Mi è dispiaciuto leggere questa lettera e che sia stata letta agli studenti. Non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo. Il contenuto non rappresenta la realtà dei fatti. In Italia non c’è alcuna deriva fascista autoritaria. Difendere le frontiere, ricordare il proprio passato e l’identità di un popolo non hanno niente a che vedere con il fascismo. O peggio con il nazismo”. Il Ministro non esclude del tutto possibili interventi: “Io non voglio creare martiri. Non ritengo necessario intervenire, sono lettere ridicoleVanno prese per quello che sono, un atto di propaganda, ma se l’atteggiamento dovesse persistere andando al di là dei confini istituzionali, allora vediamo se prendere o meno delle misure“.

La reazione dell’opposizione

L’opposizione non si è fatta sfuggire l’occasione per rispondere al ministro Valditara. La capogruppo del PD al Senato Simona Malpezzi, secondo la quale l’atteggiamento di Valditara è pericoloso per la libertà di insegnamento. Cosa non condivide della lettera? -chiede la Malpezzi- “Non pensa che l’indifferenza sia il primo dei pericoli? Non pensa che nei periodi di incertezza e sfiducia collettiva nelle istituzioni abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo? Non pensa che i totalitarismi abbiano rovinato la vita di intere generazioni e che vada condannata sempre violenza e prepotenza? La verità è che avrebbe dovuto essere Valditara a pronunciare quelle parole e a condannare le violenze contro gli studenti di Firenze. Che non lo abbia fatto dice molto. Tutto”.

Indignato anche il Movimento 5 StelleQuello dell’antifascismo dovrebbe essere un valore condiviso. Tanto più all’interno delle nostre scuole e tanto più a seguito dell’aggressione squadrista avvenuta ad opera di azione studentesca, vicina a Fratelli d’Italia. Il fatto che Valditara non condanni le violenze ma annunci azioni nei confronti della preside è intollerabile. Mai come oggi Valditara dovrebbe solo vergognarsi“.