Scuola, il Governo ci ripensa. Niente Dad con un solo alunno positivo. Ma sarà intensificata l’attività di testing per potenziare il tracciamento dei possibili contagi

Fonti del Governo hanno precisato che non ci sarà alcun ritorno in Dad in caso di presenza a scuola di un solo alunno contagiato.

Scuola, il Governo ci ripensa. Niente Dad con un solo alunno positivo. Ma sarà intensificata l’attività di testing per potenziare il tracciamento dei possibili contagi

Non ci sarà alcun ritorno in Dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato. Lo precisano fonti di governo spiegando che, alla luce della situazione epidemiologica attuale e dopo i necessari approfondimenti, continuano a valere le precedenti regole sulla quarantena in classe (leggi l’articolo).

A breve, hanno riferito le stesse fonti dell’Esecutivo, sarà pubblicata una circolare esplicativa da parte del Ministero della Salute. Nel frattempo la struttura del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 del generale Figliuolo intensificherà le attività di testing nelle scuole, al fine di potenziare il tracciamento. “Garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del Governo” affermano da Palazzo Chigi.

In mattina diversi media, ma anche l’Associazione nazionale insegnanti e formatori, aveva parlato di un “clamoroso ripensamento del protocollo sulla scuola che prevede di non mettere in quarantena l’intera classe quando c’è un solo caso e quindi ritorno alla Dad: ministero alla Salute e Regioni hanno deciso di bloccare quasi sul nascere la possibilità di evitare le quarantene in caso di unici contagi”.

“La novità – aveva riferito l’Anief – è stata introdotta appena poche settimane fa. La decisione ha costretto il ministero dell’Istruzione a emanare una circolare – di poche ore fa – che ha bloccato le indicazioni sulla gestione dei casi a scuola. La causa del ripensamento sarebbe legata all’aumento dei contagi, cresciuti del 25% nell’ultima settimana, e i timori legati alla variante Omicron suggeriscono cautela nelle classi. Per Anief si tratta di una decisione che non sorprende, semplicemente perché è sbagliato essersi illusi che le scuole possano essere luoghi protetti nelle condizioni in cui versano”.