Segni di ripresa dal mattone

di Alessandra Fassari

Primi segnali di ripresa per l’investimento sul mattone. Dopo anni di stallo, il mercato immobiliare comincia a riprendersi. Aumento i mutui concessi dalle banche (in controtendenza rispetto all’erogazione complessiva del credito) e di conseguenza tornano a crescere le compravendite. L’ultima conferma in tal senso arriva dall’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, che però non mostrano una situazione omogenea nel Paese. Se una piccola ripartenza c’è, questa si vede per ora solo nelle grandi città. Nel terzo trimestre 2014 il settore registra comunque un +3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013, con un totale di 206.945 transazioni.

RESIDENZIALE
Segno evidente della crisi che non molla, anche la tipologia degli acquisti. Si comprano le case (+4,1%), mentre gli uffici restano al palo (-2%). Segno positivo per il mercato delle abitazioni (+4,1%), dei negozi (+9%) e dei capannoni (+1,6%), mentre resta in negativo il terziario, con gli uffici che perdono il 2%. In totale il mercato residenziale registra nel periodo 94.861 compravendite, con una tendenza positiva soprattutto nel Centro Italia, macroarea dove l’acquisto di immobili cresce del 4,5%. Più del Nord, dove l’incremento è del 4,3% e al Sud (+3,6%). Non tutte le città, inoltre, sembrano aver invertito la tendenza del passato. Il mercato infatti mostra questa nuova vivacità su piazze come Firenze (+22,8%), Bologna (+18,7%), Roma (+11,8%) e Genova (+10,4%). Seguono, già più distanti, Palermo (+8,9%) e Napoli (+7.3%) che riprende a crescere dopo quattro trimestri di cali. Milano conferma per il quinto trimestre consecutivo il segno positivo (+6,8%) mentre Torino è la città con il rialzo più debole (+0,7%). Anche le province delle grandi città riflettono l’andamento positivo dei capoluoghi (+4,4%), con i migliori risultati per Milano, Firenze, Genova e Napoli.

NOMISMA
Sull’andamento complessivo del settore, l’istituto di ricerca Nomisma d’altronde vede rosa. L’ultima stima, elaborata insieme a Banca Intesa sanPaolo, ipotiza che il ciclo del mercato immobiliare abbia ormai toccato il fondo e il 2014 “dovrebbe rappresentare l’anno dell’inversione, con una ripresa delle quantità scambiate, anche se più contenuta delle aspettative”. Un incremento delle compravendite che Nomisma fissa nell’ordine del 3,7% a livello nazionale. Sempre che le banche continuino a immettere liquidità, ampliando ancora l’erogazione dei mutui.