Segreteria del Pd modello Cencelli, da Letta un film già visto. Enrico accontenta tutte le correnti Dem e pure le quote rosa

Il neo segretario del Pd Enrico Letta accontenta tutte le correnti Dem e pure le quote rosa.

Segreteria del Pd modello Cencelli, da Letta un film già visto. Enrico accontenta tutte le correnti Dem e pure le quote rosa

Il neosegretario Pd Enrico Letta dopo la polpettina avvelenata preparata dai quadri dirigenti romani e laziali, liquidata dal Nazareno come “fuga di notizia”, cioè l’ipotesi della candidatura dell’ex titolare del Mef Gualtieri a sindaco di Roma, non perde tempo e dopo aver nominato mercoledì i due vice, Beppe Provenzano e la ex Scelta Civica ora europarlamentare dem Irene Tinagli, ieri ha messo mano anche alla segreteria nominando 16 capi dipartimento, 8 uomini e 8 donne in perfetto stile “gender correct” e accontentando, non poteva essere altrimenti, tutte le correnti.

A occuparsi di Europa e Affari internazionali è stata designata Lia Quartapelle; di Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture se ne occuperà Chiara Braga (Areadem, corrente maggioritaria che guarda a Dario Franceschini) mentre è vicina a Orfini Chiara Gribaudo, che sarà a capo della “Missione Giovani”, un dipartimento che riveste grande importanza per il professor Letta, visto che nel suo discorso all’Assemblea nazionale ha presentato come priorità del Pd, oltre allo Ius soli, anche il voto ai sedicenni, tutti temi assai sentiti nell’opinione pubblica in un momento come l’attuale, travolti dalla pandemia e da una crisi economica senza precedenti.

Alla portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche, la zingarettiana Cecilia D’Elia sono state assegnate le Politiche per la Parità, Susanna Cenni (vicina a Cuperlo)si occuperà di Politiche agricole mentre la senatrice dell’area orlandiana Anna Rossomando guiderà il dipartimento Giustizia, all’Istruzione ci sarà Manuela Ghizzoni mentre la prodiana Sandra Zampa, già sottosegretaria alla Salute del Conte bis, non confermata nell’esecutivo Draghi, se ne occuperà per il suo partito.

Incarico di peso per il docente universitario Antonio Nicita che seguirà il Piano Nazionale di ripresa e resilienza e dovrà coordinare anche un comitato di esperti sul Next Generation Eu. L’ex ministro Boccia e l’ex viceministro Misiani si occuperanno rispettivamente di Economia e Finanze e di Autonomie territoriali e Enti locali, sostanzialmente ciò di cui si occupavano nel Conte bis. L’ex segretario nazionale di Confartigianato Imprese Cesare Fumagalli è stato indicato per occuparsi di Sviluppo economico e Pmi mentre l’ex Commissario tecnico della Nazionale maschile italiana di Pallavolo Mauro Berruto sarà responsabile dello Sport. Filippo Del Corno (vicino a Zingaretti), attualmente assessore alla Cultura del comune di Milano, sarà a capo e del settore Cultura, Enrico Borghi (Base Riformista) si occuperà di Politiche per la sicurezza e al dipartimento Organizzazione, infine, viene indicato Stefano Vaccari.

Ma Letta in questa settimana, la prima da segretario dem, ha anche incontrato il presidente della Camera Roberto Fico e il leader di Azione Carlo Calenda, in campo già da ottobre come candidato a sindaco nella Capitale anche se, da quanto trapela, i due ieri avrebbero solo sfiorato la questione comunali, perché su questo punto i dem si dovranno prima chiarire al loro interno.

Come del resto una discussione la dovrà affrontare la coalizione di centrodestra: Guido Bertolaso si è sfilato e un nome condiviso ancora non c’è, la strategia appare quella di attendere le mosse di Pd e 5 stelle, che intanto esultano per un sondaggio pubblicato da Repubblica che vede la sindaca Virginia Raggi in testa con il 26% davanti a Bertolaso, Gualtieri, Calenda e Sgarbi anche se in un eventuale ballottaggio l’ex ministro risulterebbe vincente, per la gioia di Letta.