Senato Usa boccia la proposta per porre fine allo shutdown. Trump accusa i democratici: “Siete voi a volerlo”

Respinti sia il piano repubblicano che quello democratico. La crisi del governo federale si aggrava mentre cresce la tensione a Washington

Senato Usa boccia la proposta per porre fine allo shutdown. Trump accusa i democratici: “Siete voi a volerlo”

Il Senato americano ha bocciato la proposta dei repubblicani per rifinanziare il governo federale e mettere fine allo shutdown che da giorni paralizza parte dell’amministrazione statunitense. Come previsto, la mozione ha ottenuto solo 52 voti favorevoli, ben al di sotto dei 60 necessari per procedere. Tutti i democratici, ad eccezione di tre, hanno votato contro.

A loro volta, i repubblicani hanno respinto il piano dei democratici, che prevedeva di legare i finanziamenti temporanei del governo a un’estensione dei sussidi sanitari in scadenza e al ripristino dei tagli a Medicaid introdotti dalla legge repubblicana sui tagli fiscali. Anche in questo caso, il voto si è allineato alle divisioni di partito: 45 favorevoli e 50 contrari. Nessun senatore ha modificato la propria posizione, segno della profonda impasse che continua a bloccare l’aula e a prolungare la crisi del governo americano.

Senato Usa boccia la proposta per porre fine allo shutdown. Trump accusa i democratici: “Siete voi a volerlo”

Intanto, il presidente Donald Trump ha reagito con durezza, accusando direttamente i democratici di essere responsabili dello shutdown USA. In un messaggio pubblicato su Truth Social, ha scritto: “I democratici hanno chiuso il governo degli Stati Uniti proprio quando siamo una delle economie di maggior successo e abbiamo un mercato azionario da record. Questo ha colpito tanti programmi e servizi su cui gli americani fanno affidamento, e non sarebbe dovuto accadere”.

Trump ha poi rilanciato un appello alla controparte politica: “Sono felice di collaborare con i democratici sulle loro fallimentari politiche sanitarie, o su qualsiasi altra cosa, ma prima devono permettere al nostro governo di riaprire. Anzi, dovrebbero riaprirlo stasera!”.

Il muro contro muro tra repubblicani e democratici rischia di prolungare ulteriormente la paralisi federale, con ripercussioni sui servizi pubblici, sui dipendenti statali e sulla fiducia dei mercati. Mentre a Washington cresce la tensione politica, il compromesso che potrebbe riportare alla normalità il funzionamento del governo sembra ancora lontano.