Serata di sangue a Roma, un uomo uccide la convivente in un bar. Non accettava la fine della relazione

Tragedia a Roma: un uomo di 51 anni, in via Lunghezza, ha ucciso la convivente con quattro colpi di pistola. Lui non accettava la fine della relazione.

È entrato nel bar abitualmente frequentato dalla convivente e ha aperto il fuoco, esplodendo quattro colpi di pistola. Che non hanno lasciato scampo alla donna, 51 anni, colpita al petto e all’addome. Così si è accasciata al suolo, sanguinante, senza più riprendere conoscenza. La tragedia è avvenuta nella periferia di Roma, in via Lunghezza, nella serata di mercoledì 20 aprile. Per questo un uomo, anche lui di 51 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio, dopo aver cercato la fuga gettando l’arma del delitto in un cassonetto. Ma il tentativo è stato prontamente fermato dagli uomini della Polizia, allertati dai presenti.

Gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica hanno ricostruito la dinamica dell’agguato e il movente: l’assassino non voleva accettare la fine della relazione. Per questo ha seguito la compagna nel bar in cui si recava tutti i giorni per mettere in atto il suo piano di morte. Secondo le prime testimonianze raccolte, la coppia, con due figli, viveva in zona e spesso erano stati protagonisti di violenti litigi. Ma nulla che potesse lasciare presagire a un epilogo del genere. Molti clienti del bar sono ancora sotto shock per quello che hanno visto. Adesso l’uomo dovrà rispondere alla Giustizia dell’omicidio commesso.