Sfrattata a 80 anni dai pusher. Nella Capitale è far west per la casa. L’abitazione trasformata in centro di spaccio. La legittima assegnataria resta senza tetto

Sigilli divelti e la casa un tempo occupata illegalmente, poi sequestrata dai carabinieri per questioni di droga

Sigilli divelti e la casa un tempo occupata illegalmente, poi sequestrata dai carabinieri per questioni di droga, tornava in mano a due spacciatrici. No, non è Scampia ma ormai Tor Bella Monaca gli assomiglia sempre di più. Case strappate ai legittimi proprietari, vedette per controllare il territorio e vendita al dettaglio di stupefacenti, sono ormai all’ordine del giorno. Come anche gli arresti. Non ultimo quello di ieri ai danni di due spacciatrici, di 29 e 41 anni, note come lady pusher. Ma questa non è solo una vicenda di traffico di stupefacenti, piuttosto l’ennesimo episodio della cosiddetta guerra tra poveri. L’appartamento di via dell’Archeologia di proprietà del comune, infatti, era stato assegnato ad una 80enne. Una gioia per l’anziana che, dopo una lunga attesa, finalmente otteneva l’abitazione con cui avere una vita dignitosa. Peccato che quello splendido sogno diventato realtà, presto si trasformava in incubo. Al ritorno da un periodo di assenza, per via delle precarie condizioni di salute, la terribile scoperta: qualcuno era entrato nell’appartamento e aveva cambiato la serratura. Un colpo al cuore dell’80 enne che di colpo si ritrovava senza un tetto sotto cui dormire. Forte di un suo diritto, la donna denunciava tutto nella speranza di rientrare in possesso dell’immobile. Purtroppo le cose non sono andate affatto così, anzi la casa rimaneva ben salda nelle mani dei nuovi proprietari che, tra l’altro, l’avevano trasformata in una centrale di spaccio di cocaina. Un via vai continuo di persone che attirava l’attenzione dei Carabinieri che arrestavano gli occupanti e mettevano i sigilli sul portone d’ingresso. Tutto risolto per la donna? Niente affatto. Prima ancora che potesse rientrare in possesso della casa, le due lady pusher rimuovevano i sigilli e facevano partire un nuovo business della cocaina, interrotto ieri dal blitz.

L’emergenza – Conoscere con esattezza il numero di abitazioni occupate abusivamente è pressoché impossibile. Non tanto per la natura del complesso problema quanto perché mancano dati ufficiali. Da sempre i Governi hanno dimostrato disinteresse per l’argomento ma ora qualcosa sta cambiando. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha invitato i prefetti ad effettuare un censimento degli abusivi. Per ora un dato ritenuto affidabile è quello di Federcasa secondo cui su 750 mila immobili censiti, oltre 32 mila risultano occupati da persone che non ne avrebbero titolo e 10mila da chi lo aveva inizialmente ma poi lo ha perso. Inoltre l’81% degli immobili risulta essere stato conquistato con la forza. A far paura anche i dati su scala cittadina e regionale. Soltanto in Sicilia, come censito dall’assemblea regionale, le abitazioni occupate sarebbero quasi 9 mila. A Roma il dato è pesante con 91 immobili occupati da 12 mila residenti illegali a cui vanno aggiunti altri 8 mila clandestini. E se la capitale piange, anche Milano non sorride. Nel capoluogo lombardo le case occupate sono 4.300.