Sì della Giunta alla decadenza di Berlusconi

E’ arrivato il sì dalla giunta per le Elezioni del Senato alla decadenza dalla carica di senatore per Silvio Berlusconi in seguito alla condanna definitiva per frode fiscale. Si tratta di un parere consultivo che il presidente della Giunta Dario Stefàno trasmetterà al presidente del Senato Pietro Grasso. La parola passa ora all’aula di Palazzo Madama. La seduta pubblica di stamattina è durata meno in un’ora. Berlusconi ha rinunciato a difendersi, mentre quello che potrebbe essere il suo successore Ulisse Di Giacomo, ex coordinatore Pdl in Molise, tramite il suo avvocato Salvatore Di Pardo è andato giù duro contro l’ex compagno di partito Berlusconi. Stefàno ha poi sottolineato che il post pubblicato su Facebook dal senatore Crimi “non era una motivazione sufficiente per poter interrompere la seduta pubblica”. “Credo – ha aggiunto – che vadano stigmatizzati i comportamenti sopra le righe, sia in un senso che in un altro. E il comportamento di Crimi è già stato stigmatizzato dal presidente Grasso”. Nel merito, il post di Crimi “non ha condizionato il dibattito”.

Berlusconi: decisione indegna
“La democrazia di un Paese si misura dal rispetto dalle norme fondamentali poste a tutela di ogni cittadino. Violando i principi della Convenzione Europea e della Corte Costituzionale sulla imparzialità dell’organo decidente e sulla irretroattività delle norme penali oggi sono venuti meno i principi basilari di uno stato di diritto. Quando si viola lo stato di diritto si colpisce al cuore la democrazia”. Lo scrive in una nota Silvio Berlusconi subito dopo la decisione della Giunta delle elezioni di dare parere favorevole alla decadenza del Cavaliere da senatore. “Questa indegna decisione – aggiunge – è stata frutto non della corretta applicazione di una legge ma della precisa volontà di eliminare per via giudiziaria un avversario politico che non si è riusciti ad eliminare nelle urne attraverso i mezzi della democrazia”.

Crimi nel mirino
Il senatore del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, componente della Giunta delle elezioni, proprio nel giorno in cui l’organismo parlamentare è chiamato a esprimere il suo verdetto sulla decadenza di Berlusconi, ha postato sul suo profilo facebook la foto di un manifesto affisso a un muro che difende e incoraggia il Cavaliere. Crimi nel suo post commenta così: “Ma vista l’età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l’ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con ‘Non mollare’ non è che intende ‘Non rilasciare peti e controlla l’incontinenza’”.

“Chiediamo l’immediata sospensione dei lavori della giunta per le Elezioni al presidente Grasso e al presidente Stefàno. Dopo le frasi di Crimi sui social network durante i lavori della Giunta, si conferma un’ulteriore anomalia”. Così il presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani, in mattinata parlando con i cronisti a palazzo Madama, è intervenuto dopo quanto scritto su Facebook dal senatore e componente della Giunta delle Elezioni Vito Crimi. “Questo ulteriore fatto – ha aggiunto – conferma quello che avevamo richiesto sulla revoca dei commissari della Giunta”.