“Si trovano i soldi per le armi e gli amici degli amici”

Parla il senatore Elio Lannutti: "Solo lo scostamento di bilancio può alleviare le sofferenze di famiglie e imprese".

“Si trovano i soldi per le armi e gli amici degli amici”

Il governo aveva riformulato un emendamento che cancellava il tetto agli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione. Ora è corso ai ripari. Ma rimane il tema degli sprechi. Si possono trovare i soldi per alzare le retribuzioni ai boiardi di Stato, per le armi, ma non per la povera gente.

Senatore Elio Lannutti (Cal), che ne pensa?
“Che è semplicemente una vergogna. E il governo non faccia finta di cadere dal pero perché quell’emendamento è stato riformulato dall’esecutivo. Dunque Mario Draghi non faccia finta di scandalizzarsi. Io dico che stanno facendo un gioco tra loro sulla pelle della povera gente e di migliaia di imprese che rischiano di chiudere i battenti. Quando il Mef, e dunque il Governo, fa una riformulazione di un emendamento non può poi far finta di non capire, far finta di non sapere. Chi l’ha riformulato? Non certo io che ho votato contro. Le bollette sono aumentate di 12 volte, servirebbe lo scostamento di bilancio e in tutto questo si trovano i soldi per le armi, per gli amici degli amici. Ma per i cittadini e le imprese no. Ma bisogna andare alle radici del problema”.

Quali sono?
“La speculazione, il mercato di Amsterdam, i derivati. Occorre andare alle radici del problema, oltre i palliativi dei decreti aiuti, con una robusta autocritica sull’aumento delle spese militari di 16 miliardi e l’invio delle armi invece che incentivare diplomazia e negoziati per dirimere il conflitto in Ucraina come ha indicato anche il Papa, la cieca obbedienza ai guerrafondai Usa-Nato, la cui guerra per procura ha rafforzato gli Stati Uniti, indebolito l’Europa, impoverito cittadini ed imprese alla canna del gas”.

Che ne pensa del decreto Aiuti bis per quanto riguarda l’intesa trovata sul Superbonus?
“È stato fatto il minimo. Questi bravi di Palazzo Chigi, guidati da Francesco Giavazzi, sul Superbonus, che è stato volano della ripresa economica, del Pil e dell’occupazione, hanno messo in giro balle spaziali secondo le quali sulla misura ci sarebbero state truffe. Noi come Commissione Finanze del Senato abbiamo chiesto a Ernesto Ruffini dell’Agenzia delle Entrate e al comandante generale della Finanza quante truffe ci sono state sul Superbonus. Ebbene non ce ne sono state. Una delle poche novità positive del decreto è che mi hanno approvato una norma sulle Vepa, vetrate panoramiche amovibili, per far conseguire risparmi energetici ai cittadini e alla collettività stimati a regime tra 10 e 15 miliardi di euro l’anno”.

Il prossimo decreto Aiuti ter viaggia sui 13 miliardi. Che ne pensa?
“Che è insufficiente, una piccola aspirina su una malattia grave. Certo, meglio questo che niente ma non ci venissero a dire che serve. Mentre dall’altra parte continua la corsa al riarmo in questa guerra in cui a guadagnarci sono gli speculatori, i banchieri, in una parola gli amici di Draghi. Questa è la compagnia di giro e di raggiro guidata da Draghi. Che è un pericolo per questo Paese. Tutti quelli che si ispirano alla sua agenda dovrebbero ricordare che Draghi è stato il peggior disastro per i diritti e gli interessi del popolo italiano a partire dal 1992, quando da direttore generale del Tesoro inaugurò sul Britannia le svendite di Stato spacciate per privatizzazioni, il ricorso ai derivati avariati, vere e proprie scommesse clandestine infarcite di contratti capestro, non per assicurare le emissioni del debito pubblico, i cui solo interessi sono costati 40 miliardi di euro all’erario (diversamente da altri Stati che ci hanno guadagnato), ma per garantire la sua dorata carriera, intossicando così il bilancio dello Stato, il cui modello di azzardo morale generò poi il crac della Lehman Brothers nel 2008 ed i fallimenti a catena di floride aziende sane portate al dissesto”.

Sul price cap al gas l’Europa temporeggia. Cosa dobbiamo aspettarci da Bruxelles?
“E cosa ci possiamo aspettare da questa Europa che ha deciso di non fare l’unione fiscale? niente. Si consente a Lussemburgo, Olanda ed altri paradisi nel cuore d’Europa, di poter praticare impunemente il dumping fiscale e societario, sottraendo all’erario italiano decine di miliardi di euro l’anno di base imponibile. E tutti i nostri governi, sia ben chiaro, sono stati complici di questo danno ai contribuenti italiani. E poi c’è il discorso delle sanzioni portato avanti dall’Italia e dall’Europa”.

Vale a dire?
“Le sanzioni sono un drammatico boomerang per famiglie ed imprese italiane, stangate ed impoverite con un gravame di 2.975 euro l’anno in media su base annua ed il micidiale impatto su decine di migliaia di imprese. Secondo l’analisi di Capital Economic pubblicata da Bloomberg, la Russia può permettersi di chiudere i rubinetti del gas all’Europa per un anno, senza conseguenze per il proprio bilancio pubblico. E del resto, appare demenziale focalizzare l’ossessiva propaganda dei media nell’Italia tra i primi posti per corruzione, tra gli ultimi per libertà di informazione, due facce della stessa medaglia, sull’impatto delle sanzioni sui russi, ignorando le drammatiche conseguenze sul popolo italiano che dovrà affrontare un rigido inverno al gelo”.

Cosa si aspetta dal prossimo governo? Ed eventualmente da un governo Meloni?
“Io non demonizzo nessuno, se i cittadini scelgono si prende atto della volontà degli elettori. Ma noto una discriminazione, da parte della stampa, verso le poche opposizioni al governo. Non demonizzo la destra come sta facendo il Pd. Ma quante volte Draghi ha elogiato Giorgia Meloni? Non mi si venga a dire che Fratelli d’Italia ha fatto vera opposizione”.

Leggi anche: Si è vergognato troppo. Draghi ripristina il tetto di 240mila euro agli stipendi pubblici. Dispetti tra boiardi dietro la manina