La Sicilia prova a voltare pagina. Ma Musumeci non ne azzecca una. Partenza flop del manager chiamato a sostituire la dirigente arrestata per il caso dei dati truccati

Partenza flop del manager chiamato a sostituire la dirigente della Regione Sicilia arrestata nei giorni scorsi per il caso dei dati Covid truccati.

La Sicilia prova a voltare pagina. Ma Musumeci non ne azzecca una. Partenza flop del manager chiamato a sostituire la dirigente arrestata per il caso dei dati truccati

Dopo la scoperta dei dati truccati per evitare la zona rossa e il conseguente terremoto politico, la Sicilia prova a voltare pagina. “La dottoressa Maria Letizia Di Liberti”, la responsabile del Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico finita ai domiciliari martedì, “con decorrenza dalla data della misura cautelare che la riguarda, è obbligatoriamente sospesa dal servizio in applicazione delle vigenti disposizioni. Il provvedimento, unitamente all’avvio del procedimento disciplinare, sarà adottato quando sarà notificata l’ordinanza che, ad oggi, non è stata trasmessa agli uffici” ha spiegato l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Marco Zambuto.

Nel frattempo ad occuparsi del nevralgico ufficio che gestisce i numeri della pandemia nella regione governata da Nello Musumeci, è arrivato Mario La Rocca, già dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute e finito al centro di furibonde polemiche perché, il 4 novembre, aveva incalzato, su whatsapp, i dirigenti delle Asp siciliane chiedendo di “caricare i posti in terapia intensiva, non sento caz…”.

Peccato che nei primi due giorni di lavoro all’Osservatorio Epidemiologico, La Rocca sembra non imbroccarne una. Il primo giorno i dati non vengono comunicati mentre il secondo sì ma sono sbagliati e quindi è stata inviata prima una rettifica e dopo un’ulteriore precisazione. Così con il clima nell’isola che si fa sempre più arroventato, il Movimento 5 Stelle pretende chiarezza.

“Il ministro della Salute Roberto Speranza riferisca in Parlamento sulla gravissima situazione emersa in Sicilia e valuti la possibilità di promuovere la possibilità per il Governo di esercitare i poteri conferiti dall’articolo 120, comma 2 della Costituzione, laddove venga accertato che la gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione siciliana possa avere esposto a rischio il diritto fondamentale alla salute dei cittadini siciliani” è quanto si legge in un’interpellanza urgente presentata dal senatore grillino, Vincenzo Santangelo, e firmata dal gruppo M5s a Palazzo Madama.

L’interpellanza chiede al ministro di “verificare i dati reali sull’epidemia riguardanti la Regione siciliana” e di “valutare misure di vigilanza più incisive sul flusso dei dati trasmessi dalle Regioni all’Iss” oltre alla “sostituzione dell’attuale commissario straordinario per l’emergenza Covid in Sicilia”.