Simest a supporto del comparto fieristico nazionale, culla dell’internazionalizzazione delle Pmi

Simest, società del Gruppo Cdp, ha portato liquidità e respiro al comparto fieristico con un impatto su tutto il sistema produttivo nazionale.

Simest a supporto del comparto fieristico nazionale, culla dell’internazionalizzazione delle Pmi

Tra i settori che sono stati più fortemente colpiti dal Covid19 c’è sicuramente quello delle Fiere, che dal marzo del 2020 è rimasto quasi sempre fermo, con un crollo di attività solo in parte compensato dal ricorso al digitale. Una situazione che ha indotto Simest (visita il sito), società del Gruppo Cassa depositi a prestiti attiva nel supporto finanziario all’internazionalizzazione delle imprese italiane, a intervenire con una serie di iniziative che – prima indirettamente, poi direttamente – hanno portato liquidità e respiro al comparto, con diretto futuro impatto su tutto il sistema produttivo nazionale.

La gravità della situazione delle fiere non è, infatti, costituita solo dalle difficoltà in cui versano gli enti fiera italiani e le società che organizzano fiere internazionali. Occorre ricordare che per le nostre imprese a vocazione estera, in particolare quelle di piccola e media dimensione, il processo di internazionalizzazione inizia proprio dalla partecipazione alle manifestazioni internazionali, sia che si tengono fuori o all’interno del nostro Paese: oltre il 50% dell’export tricolore nasce proprio da contatti maturati durante tali manifestazioni. Insomma, le fiere rappresentano la “culla” dell’internazionalizzazione delle nostre PMI.

2020: la risposta all’emergenza

Per questo Simest fin dal marzo 2020, si è mossa per tamponare l’emergenza, attraverso le risorse del Fondo 394, gestito in convenziona con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso il quale eroga i Finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione.

Inizialmente Simest ha potuto effettuare un sostegno indiretto alle Fiere, impegnandosi per ottenere dai vari decreti in risposta alla pandemia maggiori agevolazioni e semplificazione, per spingere le imprese – anche in un momento difficile – a continuare a prendere parte agli eventi fieristici. In particolare: la possibilità di accedere ai finanziamenti che prima erano destinati solo alle PMI è stata allargata alle imprese di qualunque dimensione ed è stato di conseguenza alzato il tetto massimo di finanziamento; sono state incluse nelle spese ammissibili anche quelle relative a manifestazioni fieristiche internazionali che si svolgono in Italia per supportare meglio in comparto nazionale; sono state incluse nelle spese ammissibili anche quelle relative ad eventi di promozione virtuali.

Il risultato è stato che nel 2020 i finanziamenti per la partecipazione a Fiere sono stati tra quelli maggiormente richiesti, a ribadire l’importanza in questo momento di un simile supporto e la forte aspettativa da parte delle imprese di poter riprendere a partecipare a fiere internazionali. Dall’implementazione delle nuove agevolazioni, sono state accolte quasi 3.000 richieste per fiere e mostre per un ammontare di 150 milioni di euro, circa il 40% del numero complessivo di domande pervenute per i finanziamenti agevolati.

2021: il supporto diretto agli Enti Fiera

Dal 2021, Simest si è rivolta in maniera diretta agli Enti Fiera. Grazie all’attuazione del Decreto agosto sono stati stanziati 363 milioni (300 milioni di euro sul Fondo 394 e 63 milioni di euro sul Fondo di Promozione Integrata per la concessione di quote di co-finanziamento a fondo perduto) per permettere a Enti e società fieristiche di accedere ai finanziamenti agevolati. E’ nata una nuova linea di patrimonializzazione interamente dedicata al sistema fieristico, con una capienza di un massimo di 10 milioni di euro per domanda e cofinanziamenti a fondo perduto in regime di Temporary Framework fino al 50%.

Ad oggi, sono già state ricevute circa 60 domande per questo strumento per un ammontare complessivo di 150 milioni di euro e sono già state deliberate 52 operazioni per oltre 130 milioni di euro (di cui 26 a fondo perduto), tra cui figurano dai nomi più blasonati internazionalmente come Nuova Fiera del Levante, Fiera di Roma, Fiera di Milano, Fiere di Parma, Cremona Fiere e I Saloni Nautici a realtà più locali come Longarone Fiere Dolomiti, Cesena Fiera, Internazionale d’arte contemporanea a Torino, Ente Fiera di Isola della Scala.

A partire dal 12 aprile, grazie anche allo stanziamento ad opera del Decreto Sostegno di ulteriori 150 milioni di euro per il Fondo di Promozione Integrata, SIMEST gestirà un nuovo strumento di ristoro rivolto agli Enti Fiera e alle società fieristiche che dimostreranno di aver subito un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Si tratta di contributi a fondo perduto per un massimo di 10 milioni di euro che andranno a coprire fino al 70% dei costi fissi sostenuti dal 1 marzo 2020, non coperti da utili o da altre fonti.

“All’allentamento della morsa della pandemia, la velocità di reazione delle Fiere sarà maggiore che in altri settori – ha affermato di recente l’Amministratore delegato di Simest, Mauro Alfonso (nella foto), suggerendo di adottare in futuro il modello europeo, con un consolidamento dell’espansione all’estero: Simest sarà al fianco delle imprese italiane anche in questa importante evoluzione.