Siria, l’accusa di Hrw: Regime dietro esecuzioni di 248 persone ad al-Bayda e Banias

Le forze del regime siriano e le milizie pro-governative sono responsabili di esecuzioni extragiudiziarie di almeno 248 persone nelle città di al-Bayda e Banias, sulle coste mediterranee del Paese. Questa l’accusa lanciata da Human Rights Watch (Hrw), gruppo per i diritti umani con sede a New York. Le uccisioni, fa sapere l’organizzazione in un rapporto di 68 pagine, hanno avuto luogo il 2 e il 3 maggio scorso. La popolazione di al-Bayda e Banias è prevalentemente sunnita, così come la maggior parte dei ribelli che lottano contro il regime del presidente Bashar Assad, il quale fa parte invece della minoranza alawita, derivata dall’orientamento sciita. Il rapporto, fa sapere Hrw, è basato su interviste a sopravvissuti, alcuni dei quali hanno visto o sentito morire i propri cari. Precisamente gli attivisti di Hrw hanno intervistato 15 residenti di al-Bayda e cinque di Banias, nonché sopravvissuti e attivisti locali. Il numero reale delle vittime, sottolinea il gruppo, è probabilmente più alto, soprattutto a Banias, dato che è difficile accedere all’area per effettuare verifiche. Grazie alle informazioni ottenute nelle interviste i ricercatori del gruppo hanno compilato un elenco di nomi di 167 persone uccise ad al-Bayda e 81 a Banias. “Mentre l’attenzione del mondo è concentrata sugli sforzi mirati a garantire che il governo siriano non possa più usare le armi chimiche contro la sua popolazione, non dovremmo dimenticare che le forze governative hanno usato mezzi convenzionali per uccidere civili”, ha detto Joe Stork, direttore di Hrw per il Medioriente. “I sopravvissuti – ha aggiunto – ci hanno raccontato storie devastanti di come i familiari disarmati sono stati uccisi davanti ai loro occhi dalle forze del regime e dalle milizie pro-governative”. Il gruppo fa sapere di avere raccolto testimonianze e filmati che confermano che “la stragrande maggioranza” delle vittime nelle due città fu uccisa al termine dei combattimenti, dopo che i ribelli si erano ritirati dalla zona. In quel periodo il regime di Damasco aveva ammesso che le sue truppe stavano operando ad al-Bayda e a Banias, affermando che i soldati combatterono e uccisero molti “terroristi”, termine usato dal governo per riferirsi ai ribelli.