Guerra fredda sulla crisi in Siria. Putin vuole essere protagonista. Obama lo stoppa: “Qualcuno vuole farci aiutare un tiranno come Assad”

Alta tensione sul fronte siriano. Con il presidente russo Putin che condanna i raid francesi e invita a sostenere Assad. Stasera alle 23 verrà fatto il punto tra Putin e Obama. Ma i due sulla questione hanno visioni diametralmente opposte visto che Obama ha già affermato: “Qualcuno vuole che aiutiamo un tiranno come Assad”. Nel dibattito si inserisce il durissimo intervento del segretario generale dell’Onu, Ban ki-moon, alla settantesima Assemblea generale a New York: “Quattro anni di paralisi diplomatica del Consiglio di Sicurezza hanno fatto sì che la crisi siriana sia diventata fuori controllo. Il mio inviato speciale sta facendo il possibile”, ha aggiunto, riferendosi a Staffan de Mistura, ma “è tempo che Consiglio di sicurezza e attori regionali si facciano avanti, prima di tutto i Paesi chiave: Russia, Usa, Arabia Saudita, Iran e Turchia”.Esclude, però, l’intervento armato quello che vorrebbe la Russia e sposa maggiormente la linea di Berlino (“non bombarderemo”). Secondo il segretario generale dell’Onu “la situazione in Siria deve essere portata davanti alla Corte Penale Internazionale. Siriani innocenti pagano il prezzo di altre bombe e atti terroristici. Il nostro impegno per la giustizia ci deve portare a deferire la situazione davanti alla Cpi”.

IL RUOLO CHIAVE DELLA RUSSIA
Putin non ha mia nascosto il sostegno ad Assad. E prima ancora di qualsiasi decisione internazionale esclude che il suo Paese possa partecipare a qualsiasi operazione di terra in SIria anche se un’apertura resta: “…almeno non ne abbiamo intenzione in questo momento”. Queste le premesse in attesa dell’incontro di stasera a New York all’assemblea della Nazioni Unite dove al tabolo con Obama la crisi siriana assumerà un ruolo di primissimo livello. Il presidente russo incontrerà anche il capo dello Stato iraniano Hassan Rouhani e quello cubano Raul Castro. Ma prorpio la Russia potrebbe avere un ruolo chiave, anche perché l’Ue non ha affatto intenzione di chiudere ogni discorso con Assad.