Sistema dei livelli a scuola al posto della bocciatura: come funzionerebbe?

Sistema dei livelli a scuola al posto della bocciatura: la proposta arriva dal partito Fratelli d'Italia ed emula il sistema britannico.

Sistema dei livelli a scuola al posto della bocciatura: come funzionerebbe?

Sistema dei livelli a scuola al posto della bocciatura: la proposta arriva dal partito Fratelli d’Italia che mira ad emulare il percorso di studi in parte del sistema scolastico britannico.

Sistema dei livelli a scuola al posto della bocciatura

Dal mondo politico e in particolare dal partito Fratelli d’Italia è arrivata una proposta per la scuola: eliminare la bocciatura. L’idea è stata presentata da Luca Ricolfi durante il suo intervento alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia (Fdi), appoggiata da tutto il partito e dalla leader Giorgia Meloni.

La proposta sarebbe quella di rifarsi al sistema dei livelli utilizzato nel Regno Unito, che alla fine della scuola secondaria consente di valutare lo studente sulla base del livello di conoscenza raggiunto, eliminando le bocciature. Infatti, gli studenti inglesi iniziano la Primary School (la nostra scuola elementare o primaria) a 5 anni, mentre la Secondary School – che equivale alla nostra media e a una parte della nostra scuola superiore – va dagli 11 ai 16 anni. In questo lungo percorso gli studenti vengono ammessi da un anno al successivo senza esami o promozioni alla classe superiore. Poi, in realtà, nelle fasi successive è previsto un esame che però si prepara in alcuni anni.

La proposta di Fratelli D’Italia

La proposta di eliminare la bocciatura arriva dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni e dal suo partito. “Un cambiamento rivoluzionario sarebbe il passaggio dal sistema delle bocciature a quello dei livelli: non ti boccio mai, ma – anziché certificare il falso, come oggi troppo sovente avviene – alla fine della scuola secondaria superiore certifico in modo accurato e fedele il livello di conoscenze che hai effettivamente raggiunto”, si legge nel programma di Fdi, nel capitolo ‘Libertà di emergere’, scritto con il contributo di Luca Ricolfi, che reca questo sottotitolo; “La scuola progressista ha ampliato le diseguaglianze e tradito l’articolo 34 della Costituzione sui ‘capaci e meritevoli'”.

“Al termine dell’ultimo anno – si spiega ancora – non ti rilascio un diploma, ma una scheda che dettaglia, materia per materia, il livello che sei stato in grado di raggiungere (un approccio simile a quello degli A-levels, nel Regno Unito). E accompagno questa rivoluzione con una applicazione letterale dell’articolo 34 della Costituzione: borse di studio generose per tutti i “capaci e meritevoli”, fino ai “più alti gradi degli studi”, ossia laurea magistrale e dottorato di ricerca”.

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