Il Sistema Iorio in Molise. Soldi pubblici a giornali e tv in cambio del sostegno mediatico. Commistione tra stampa e politica: 17 a processo

Il Sistema Iorio alla sbarra in Molise. Il gup ha rinviato a giudizio 17 persone per presunte commistioni tra politica, informazione ed aziende pubbliche

Il “ Sistema Iorio ” finisce alla sbarra in Molise. Il gup ha rinviato a giudizio 17 persone per presunte commistioni tra politica, informazione ed aziende pubbliche. Tra i principali imputati che il 19 ottobre doveranno comparire nel processo c’è l’ex presidente della Regione, Michele Iorio. Da cui il nome dell’inchiesta secondo cui tv e giornali venivano finanziati in cambio del sostegno mediatico. Tra le persone rinviate a giudizio ci sono, tra gli altri, la direttrice di Telemolise, Manuela Petescia, il suo editore Quintino Pallante, e l’ex editore e direttore della Gazzetta del Molise, Ignazio Annunziata (già arrestato per una vecchia condanna, ndr). L’inchiesta principale partì dal contratto stipulato dalla società pubblica Molise Acque con l’editore Annunziata che in cambio avrebbe dovuto promuovere l’azienda. Dal filone principale dell’inchiesta ne sono poi scaturite altre. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata bancarotta e ricettazione. In tre hanno chiesto il rito abbreviato e altre due posizioni sono state archiviate. La Protezione Civile, guidata all’epoca da Giuseppe Giarrusso, è finita nell’inchiesta per la locazione dei ponti radio su cui viaggiavano le comunicazioni d’emergenza. Quei tralicci erano affittati alla Protezione civile dall’emittente Telemolise per oltre un milione di euro. Altro capitolo riguarda il concorsone per 250 tecnici in Protezione civile: assunzioni a tempo determinato che sarebbero state pilotate in cambio di consenso politico. Nell’inchiesta figurano anche imprenditori e avvocati. E pure l’Azienda sanitaria regionale.