Smog a Roma, dati critici da tutte le centraline

Nella Capitale tira una brutta aria. Il limite di Pm10 oltre il tetto stabilito dall'Europa. La promessa di mezzi elettrici per ora è solo... fumo.

Smog a Roma, dati critici da tutte le centraline

Roma bocciata di nuovo per quanto concerne smog e qualità dell’aria. Nella Capitale sono stati infatti superati in tutte e 13 le centraline Arpa i nuovi limiti europei per media annua di Pm10, Pm2,5 e NO2. Neanche a dirlo: è emergenza. In occasione della Settimana Europea per la Mobilità – in corso nella Capitale fino al 22 settembre con il tema “Save Energy” – ieri mattina in Piazza del Campidoglio Legambiente Lazio ha presentato il “Rapporto Roma Aria Pulita per Roma 2023” per fare il punto sulla situazione attuale e su quanto ancora – tra progetti e scelte politiche – c’è da fare per migliorare la qualità dell’aria nella Capitale.

Nella Capitale tira una brutta aria. Il limite di Pm10 oltre il tetto stabilito dall’Europa. La promessa di mezzi elettrici per ora è solo… fumo

L’associazione ambientalista sottolinea la necessità di puntare su nuovi tram, prolungamenti delle Metro, elettrificazione della flotta dei bus di superficie, interventi strutturali alla rete ferroviaria, nuove stazioni, chiusura dell’Anello ferroviario, sharing mobility, nuova Fascia Verde verso la Congestion Charghe di tutto il centro, realizzazione di Grab e ciclabili su ogni arteria stradale.

Solo per dare qualche numero, la Capitale è al 28esimo posto in Europa per quanto riguarda l’utilizzo di mezzi in affitto e a zero emissioni – monopattini, biciclette e auto elettriche; ci sono poi 63 auto immatricolate ogni 100 abitanti, contro le 46, 31 e 25 che ci sono rispettivamente a Madrid, Londra e Parigi. Insomma, Roma ha una sfida da vincere e potrà farlo solo dando priorità totale, come ha detto Amedeo Trolese di Legambiente Lazio che ha curato la realizzazione del rapporto, alla mobilità sostenibile.

Secondo Trolese bisogna togliere “spazio al dominio fisico e culturale delle autovetture private negli spostamenti” e restituire “la città alle persone. Ci serve la modernità di tante nuove linee tranviarie, anche più di quelle previste con i fondi Pnrr, i prolungamenti di tutte le metro come si attende ormai da decenni, investimenti potenti su tutto il Tpl collettivo, ampliamento della superficie di attuazione della sharing mobility, protezione degli itinerari ciclabili per ora solo disegnati a terra, tante nuove ciclovie.

La città di Rom è al 28esimo posto in Europa per quanto riguarda l’utilizzo di mezzi in affitto e a zero emissioni

E poi, continua, “come è stato per gran parte delle città in Europa e oltre, dove oggi avvengono in auto privata solo una piccola percentuale degli spostamenti ma dove, anche fino a pochi anni fa il dominio delle automobili era totale e del tutto simile a quello che ancora persiste a Roma, avviare un grande percorso di educazione alla mobilità che coinvolga scuole, uffici, mobility manager”.

Quello della qualità dell’aria è un tema molto attenzionato anche a livello europeo: proprio la scorsa settimana, infatti, il Parlamento europeo ha fissato nuovi e più ambiziosi obiettivi per i valori di inquinamento, in linea con quanto già l’anno scorso chiedeva l’Organizzazione mondiale della sanità. “La nuova direttiva europea va nella giusta direzione, recepisce le indicazioni dell’Oms e prevede una drastica riduzione dell’inquinamento atmosferico”, commenta il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Sacchi.

“A Roma”, prosegue, “bisogna lavorare in fretta perché siano raggiunti gli obiettivi concretizzando tutti i progetti che si attendono anche da decenni, così evitiamo che la città continui ad essere tra i luoghi responsabili delle procedure di infrazione europee sulla qualità dell’aria ma soprattutto per una migliore qualità della vita”. A questa situazione d’emergenza, conclude Sacchi, “è necessario contrapporre le politiche di mobilità sostenibile, a partire dalla prevista Fascia Verde, la Congestion Charge e tutte le tranvie che potranno essere realizzate con i fondi del Pnrr”. Vedremo adesso se la linea politica e ambientale al Campidoglio cambierà o no.