Sofia Sacchitelli, chi era la ragazza morta a 23 anni e divenuta il simbolo della lotta alle malattie rare

Sofia Sacchitelli si è spenta all'età di 23 anni dopo aver combattuto contro un brutto male ed essere diventato anche un punto di riferimento

Sofia Sacchitelli, chi era la ragazza morta a 23 anni e divenuta il simbolo della lotta alle malattie rare

Sofia Sacchitelli è morta all’età di 23 anni a causa di un tumore. La ragazza era diventata un simbolo alla lotta delle malattie rare. La 23enne aveva deciso di fondare un’associazione per dare un contributo pratico.

Sofia Sacchitelli, chi era la ragazza morta a 23 anni

Sofia Sacchitelli, la genovese di 23 anni affetta da un raro tumore al cuore, si è spenta nelle scorse ore.  La 23enne studiava Medicina e si trovava al quinto anno presso l’Università di Genova. Circa un anno fa le era stata diagnosticata un angiosacroma cardiaco, un tumore molto raro che colpisce circa due-tre persone ogni anno per milione di abitanti.

Sofia, appena avuta la diagnosi della sua malattia, aveva deciso di fondare un’associazione. “Per tutte le persone e le famiglie che si sono sentite spaventate, abbandonate e sconfortate al momento della diagnosi, come è capitato a noi”. E “perché nessuno riceva mai più una sentenza di morte come è capitato a me e a tutte le persone che hanno lottato contro la stessa malattia”.

Nel giorno della notizia della sua morte, tanti i messaggi di cordoglio per dare l’ultimo saluto a Sofia. “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia – ha scritto in una nota il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

“Addio a Sofia Sacchitelli, la giovane studentessa genovese che con coraggio aveva raccontato la sua malattia fondando l’associazione “Sofia nel cuore”. Un modo per raccogliere fondi per aiutare i medici a studiare il rarissimo tumore cardiaco che l’aveva colpita e trovare una cura. La sua eredita’ e la sua tenacia non saranno mai dimenticate, buon viaggio Sofia“. Lo scrive in una nota il sindaco di Genova Marco Bucci.

Divenuta il simbolo della lotta alle malattie rare

“Ho poco tempo, ma voglio essere utile agli altri“, aveva detto al Corriere della Sera nell’intervista più recente. Sofia aveva deciso di dare vita a qualcosa di concreto ai malati: “Mi sono data anima e corpo al progetto che avevo in testa. Non è stato semplice, ma ce l’ho fatta. L’associazione a cui ho dato vita è una bella realtà. E forse, in un certo senso, anche il mio futuro”.

“Sofia nel cuore” è l’associazione di Sofia Sacchitelli e sulla pagina Instagram si trovano le coordinate bancarie per le donazioni. Una “raccolta fondi in cui verserò tutti i miei risparmi guadagnati da studentessa lavoratrice – spiegava Sofia – chiunque vorrà potrà contribuire, anche in minima parte, a raggiungere questo obiettivo. La raccolta sarà finalizzata a studi di ricerca sugli angiosarcomi realizzati da parte dell’Italian Sarcoma Group per permettere una cura e una qualità di vita migliori nei pazienti affetti da questa patologia”.

 

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