Solo a Roma il bus si paga a bordo. Gualtieri spara un’altra balla

Il sindaco di Roma Gualtieri si vanta del sistema Tap & Go sui mezzi pubblici. Ma è già presente in moltissime città italiane.

Solo a Roma il bus si paga a bordo. Gualtieri spara un’altra balla

Trovare risultati da rivendicare nei primi due anni da sindaco di Roma per Roberto Gualtieri non deve essere facile. E così è costretta a spararla grossa su alcune delle misure effettivamente introdotte nella città per provare a convincere gli elettori del suo buon lavoro per la Capitale. Peccato, però, che l’ultimo tentativo si sia trasformato in un boomerang.

Il sindaco di Roma Gualtieri si vanta del sistema Tap & Go sui mezzi pubblici. Ma è già presente in moltissime città italiane

Il tema è quello del sistema Tap & Go, grazie al quale è possibile pagare il biglietto su tutti gli autobus della flotta Atac (oltre che sulle metropolitane e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale) con carte di credito, di debito e prepagate, senza dover acquistare un biglietto cartaceo o su app. Uno strumento ampliato (era già stato introdotto per le metropolitane dalla giunta guidata dalla pentestallata Virginia Raggi), ma che non è poi così rivoluzionario, non trattandosi – contrariamente a quanto afferma Gualtieri – dell’unico caso in tutta Italia. Parliamo, infatti, di un sistema colladuto in tutta Europa e anche in altre città italiane.

Ospite di SkyTg24, il sindaco di Roma ha definito quello di Roma come “unico caso d’Italia” in cui è possibile pagare il biglietto dell’autobus direttamente sui mezzi con la carta di credito o altri strumenti di pagamento elettronico (anche tramite smartphone e smartwatch per esempio). Gualtieri introduce il discorso parlando degli investimenti fatti dalla sua giunta sui trasporti: ammette che “c’è tantissimo da fare”, ma allo stesso tempo rivendica che “i risultati si cominciano a vedere”. E fa un esempio: “Prima gli autobus prendevano fuoco, con una media di 16-17 l’anno”. Mentre ora questo numero si è notevolmente ridotto, con due autobus in fiamme lo scorso anno e nessuno, per ora, quest’anno, stando a quanto afferma il sindaco. E tutto ciò sarebbe dovuto al fatto che a Roma ci sono “200-300 autobus nuovi”, secondo quanto spiega Gualtieri.

Il sindaco capitolino, però, passa poi all’argomento dei pagamenti elettronici sui mezzi, sostenendo che quella di Atac è l’unica “flotta d’Italia che si paga con il Tap & Go come nelle grandi capitali europee”. A Roma succede su tutti gli autobus, continua Gualtieri, sostenendo che sia “l’unico caso d’Italia” in cui si può pagare senza fare il biglietto. Il sistema Tap & Go permette di pagare a bordo di bus e tram o ai tornelli della metropolitana con la carta di credito, la carta di debito, la prepagata o attraverso smartwatch e smartphone. Un sistema che esiste dal 2019, quando era stato introdotto per i tornelli della metro. Poi, dal primo dicembre del 2022, la giunta Gualtieri l’ha esteso anche agli altri mezzi di trasporto, come appunto gli autobus.

L’ultimo scivolone del primo cittadino della Capitale tradisce la scarsa conoscenza del sistema trasporti

Gualtieri non mente quando dice che questo sistema varrà su tutta la flotta Atac, né questo può stupire nel 2023, essendo un sistema che esiste da tempo in diverse città europee. Il sindaco di Roma, però, sbaglia di grosso quando dice che quello di Roma è un “caso unico” in tutta Italia. Come sottolinea Pagella Politica, infatti, a Milano sui mezzi Atm esiste il biglietto contactless per metropolitane, autobus e tram. Ma un servizio del genere esiste anche altrove, in altre grandi città del Paese: Bologna, Firenze, Torino.

E, ancora, il pagamento attraverso carta o strumenti elettronici, che permettono di evitare l’acquisto del biglietto, è previsto anche sui mezzi del trasporto pubblico di città più piccole: Bergamo, Brescia, Mantova, Modena, Padova e Parma, giusto per citarne alcune. È vero che questo sistema non è sempre disponibile su tutta la flotta, ma appare evidente che quella di Gualtieri è una bufala vera e propria: i pagamenti sui mezzi pubblici con carta non sono di certo una rivoluzione per l’Italia.