Fratelli d’Italia, Pd e Lega in affanno, mentre cresce il Movimento 5 Stelle. Questi sono gli elementi più rilevanti dell’ultima Supermedia Youtrend per Agi, quindi un esame ponderato dei sondaggi delle ultime due settimane. Non ci sono variazioni sostanziali, ma quasi tutti i partiti registrano un calo, con le uniche eccezioni di M5s e Azione.
C’è poi una novità nella Supermedia: per la prima volta viene svolta un’analisi anche delle intenzioni di voto degli italiani in vista del referendum sulla giustizia, un tema quantomai caldo dopo l’approvazione della riforma avvenuta nelle scorse settimane. Vediamo nel dettaglio cosa dicono i sondaggi.
Sondaggi elettorali, Fdi e Pd in calo mentre crescono i 5 Stelle
In testa c’è, con ampio margine, Fratelli d’Italia: pur perdendo quattro decimi di punto, il partito di Giorgia Meloni si attesta ancora al di sopra del 30%, esattamente al 30,1%. A in seguire, a netta distanza, c’è il Pd: i dem perdono ancora lo 0,1% e si fermano al 21,7%, confermando un momento non facile per il partito di Elly Schlein. In recupero è invece il Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,4% e si attesta al 12,6%.
Positivo il momento per Forza Italia che, pur restando stabile, è ancora al di sopra del 9%, esattamente al 9,2%. E stacca così la Lega, che perde lo 0,4% e non va oltre l’8,1%, ormai a oltre un punto di distanza dagli azzurri. In calo, dello 0,2% troviamo anche Verdi/Sinistra, adesso al 6,4%. Leggera crescita per Azione (+0,1% nelle ultime due settimane) e dato al 3,4%. Andando avanti, troviamo Italia Viva e +Europa che perdono entrambe un decimo di punto: ora si attestano, rispettivamente, al 2,4% e all’1,7%, In salita invece Noi Moderati: con lo 0,2% in più ora si attesta all’1%.
Cosa dice la Supermedia sul referendum sulla giustizia
Come accennato, c’è poi un altro tema che entra a far parte della Supermedia, ovvero il referendum sulla giustizia, riguardante la riforma che contiene anche la separazione delle carriere. Per la prima volta viene fatta una media anche delle intenzioni di voto degli italiani in vista del referendum che dovrebbe tenersi in primavera, dando più rilevanza ai sondaggi più recenti. Quel che emerge è che, al momento, è in vantaggio il Sì, sostenuto dall’attuale maggioranza di governo: si attesta al 56,1% contro il 43,9% di chi si oppone alla riforma. Il vantaggio c’è, ma è ancora presto per essere certi che la partita sia chiusa, considerando che la campagna referendaria, di fatto, deve ancora partire.