Il trionfo di Podemos. A Barcellona è dominio assoluto mentre a Madrid ancora primo il Pp. Segnali rilevanti arrivano dalle amministrative spagnole. La guida della città di Barcellona va alla lista “Barcelona in Comu”, nata intorno a Podemos, e il sindaco sarà Ada Colau (41 anni). Vince con il 25,20% e 11 seggi contro il 22,7% e 10 seggi del sindaco nazionalista catalano u0scente Xavier Trias.
A Madrid prima è la lista della candidata sindaco del Pp Esperanza Aguirre con il 34,46% e 21 seggi davanti alla coalizione Ahora Madrid appoggiata da Podemos di Manuela Carmena con il 32% e 20 seggi. Non si esclude un’alleanza tra Podemos e Psoe consenta a Carmena di diventare comunque il nuovo sindaco. E per il Pp del premier Raioy sarebbe un vero disastro, anche se resta il primo partito del Paese. Seppur in caduta.
La parola d’ordine per l’Europa è “cambiare”, secondo Matteo Renzi che commenta così il risultato elettorale spagnolo: “Il vento della Grecia, il vento della Spagna, il vento della Polonia non soffiano nella stessa direzione, soffiano in direzione opposta, ma tutti questi venti dicono che l’Europa deve cambiare e io spero che l’Italia potrà portare forte la voce per il cambiamento dell’Europa nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.
Per Salvini “Il risultato elettorale della Spagna e anche il voto in Polonia sono una bella mazzata per i difensori dell’Europa della banche e per i servi di Bruxelles. Abbiamo tante differenze da Podemos – ha aggiunto Salvini, ma questa è una boccata d’ossigeno per l’Europa dei popoli”.