Spesa per la sanità, in cinque anni 1,2 punti in meno

Nella Nadef la spesa per la sanità è prevista in diminuzione. Passerà dai 134,7 miliardi di quest'anno ai 132,9 del 2024.

Spesa per la sanità, in cinque anni 1,2 punti in meno

Secondo quanto riporta una tabella di previsione tecnica della Nadef l’incidenza della spesa per la sanità sul Pil in 5 anni, tra il 2020 e il 2025, passa dal 7,4% al 6,2%, cioè 1,2 punti in meno. Ma va tenuto conto che nel 2020 il Pil ha registrato una forte contrazione per effetto della fase iniziale dell’emergenza Covid.

Nella Nadef la spesa per la sanità è prevista in diminuzione. Passerà dai 134,7 miliardi di quest’anno ai 132,9 del 2024

Nel medio periodo al 2036, presupponendo una crescita media annua del Pil di circa l’1% la spesa pensionistica è stimata in aumento di 1,9 punti (al 17,3%) rispetto al 2024, a fronte di un aumento di 0,4 punti per la sanità e di un calo di 0,3 punti della spesa per l’istruzione.

Schlein: “Il governo di Giorgia Meloni continua a tagliare il servizio sanitario nazionale”

“Il governo di Giorgia Meloni continua a tagliare il servizio sanitario nazionale mentre un italiano su cinque rinuncia a curarsi a causa della crisi” ha detto oggi, parlando di spesa per la sanità, la segretaria del Pd, Elly Schlein.

“Un italiano su cinque rinuncia a curarsi a causa della crisi”

“La situazione della sanità pubblica – ha aggiunto la segretaria del Partito democratico – costringe sempre più italiani a non curarsi e la risposta del governo è tagliare ancora fondi: un atteggiamento gravissimo e incomprensibile che non faremo passare sotto silenzio. Tutte le persone devono sapere che Meloni mentre cerca un nemico al giorno sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute”.

Misiani: “La sanità pubblica è in grave crisi. È una scelta politica precisa di disinvestimento e privatizzazione della sanità pubblica”

“Nella Nadef la spesa sanitaria è prevista in diminuzione – scrive, invece, il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani -: da 134,7 miliardi nel 2023 a 132,9 nel 2024. “La sanità pubblica è in grave crisi – aggiunge l’esponente dem -: tempi di attesa sempre più lunghi, fuga dei medici verso il privato, carenza di infermieri. Il presidente Mattarella ha ricordato che il servizio sanitario nazionale “è un patrimonio prezioso da difendere e adeguare”.

“Ci sarebbe bisogno di un piano di rilancio e di risorse aggiuntive. Per riportare la spesa sanitaria pubblica in rapporto al PIL al livello del 2022 (6,7%) servirebbero nel 2024 oltre 10 miliardi in più. Il ministro Schillaci – aggiunge ancora Misiani – ne ha chiesti 4. Ma nemmeno su questo obiettivo minimale il governo Meloni ha preso impegni concreti. Nel frattempo, la revisione del Pnrr taglia di oltre un quarto sia le case che gli ospedali di comunità. È una scelta politica precisa di disinvestimento e privatizzazione della sanità pubblica”.

 

Leggi anche: Nervi tesi tra Governo e magistratura sui migranti. Piantedosi vuole impugnare la sentenza di Catania. Schlein: “La smetta di alimentare lo scontro istituzionale”