Spese pazze alla Marina. Tra festini e cocktail spunta un dossier anonimo contro l’ammiraglio De Giorgi. E l’inchiesta sul petrolio di Potenza si arricchisce di nuovi veleni

Spese pazze alla Marina. Tra festini e cocktail spunta dossier anonimo contro l'ammiraglio De Giorgi. L'inchiesta sul petrolio si arricchisce di altri veleni

Il vero dossier che crea ancora più scompiglio nell’inchiesta di Potenza sul petrolio getta sempre più nella mischia il capo di Stato maggiore della Marina, Giuseppe De Giorgi. Il dossier contro di lui è stato consegnato alla procura di Potenza, alla presidenza del Consiglio e al ministero della Difesa. La posizione di De Giorgi diventa così sempre più in bilico. Il Capo di Stato della Marina risulta già indagato nel filone dell’inchiesta che riguarda gli appalti nel porto di Augusta in Sicilia. E’ accusato di abuso d’ufficio. Il sospetto è che ci sia stato uno scambio di “interessi” tra lui e il fidanzato dell’ex ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. Se i fatti contestati nel dossier fossero verificati, diventerebbe quasi indifendibile.

ACCUSE ANONIME – I documenti anonimi contestano le spese folli di De Giorgi. Nel dossier spuntano anche presunti “festini da lui organizzati da comandante a bordo della nave Vittorio Veneto… con tanto di trasferimento a mezzo elicottero, di signorine allegre e compiacenti”. Si fa riferimento anche a un cocktail a bordo della nave Vittorio Veneto in sosta a New York con accoglimento degli invitati in sella a un cavallo bianco a bordo. Nel dossier viene contestato all’ammiraglio anche una spesa che si aggira sui 42 milioni di euro per rifare l’area delle cabine degli ufficiali della nave Bergamini, dopo una visita a Fincantieri.