Squinzi parte morbido poi bastona Renzi. C’è una manina anti-impresa. All’assemblea annuale di Confindustria il presidente apprezza Jobs Act e decreto Poletti

La parte morbida riguarda la riforma del lavoro e il jobs act renziano. Ma il fatto è che nell’intervento c’è pure una parte a dir poco aspra, durante la quale Giorgio Squinzi non ha lesinato espressioni pesanti nei confronti dell’esecutivo. Secondo il presidente di Confindustria, riunitasi ieri a Milano per l’assemblea annuale, ogni tanto il Governo “esercita una manina anti-impresa”. Nel mirino di Squinzi alcuni provvedimenti come la legge sugli ecoreati, il canone sugli imbullonati e la Tasi sull’invenduto, definiti provvedimenti “tanto assurdi che faccio fatica a raccontarli all’estero”.

LA DIETROLOGIA
A monte di queste iniziative, ha ancora argomentato il leader degli industriali, c’è “un abito mentale diffuso che pensa ancora all’imprenditore come a un nemico della collettività”. Dopodiché Squinzi ha espresso un giudizio positivo su decreto Poletti e Jobs Act, “che finalmente ci allineano ai nostri competitori europei in materia di lavoro”. Tra le altre cose positive, per Squinzi, ci sono “l’alternanza scuola lavoro, il credito d’imposta sulla ricerca, il patent box e l’impegno sull’internazionalizzazione”.Confindustria si è poi rivolta ai sindacati rivendicando “il diritto di regolare i nostri rapporti”. Anche per questo sul fronte delle regole dei contratti Squinzi ha detto che servono “legami più forti e stringenti” tra salari e produttività, e che va evitato che “le imprese siano costrette a sommare i costi di due livelli di contrattazione”.

LE BARRICATE DI SUSANNA
Alla posizione ha risposto la segretaria della Cgil, Susanna Camusso: “Mi preoccupa che in una relazione fondata sull’innovazione si proponga in realtà la ricetta più antica del mondo e cioè quella della riduzione dei salari”. Alle critiche al Governo ha risposto anche il ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, in passato presidente deo giovani imprenditori di viale dell’Astronomia. “Il governo vi ha dato tutte le risposte”, ha replicato il ministri, che subito dopo ha concluso: “Adesso avete il compito, direi l’obbligo, di seminare”.