“C’ero pure io, quante gliene abbiamo date”. Ancora testimonianze shock al processo Cucchi. La moglie di un carabiniere rivela i particolari del pestaggio

Oggi in Aula è stato il turno della testimonianza di Anna Carino, la ex moglie del carabiniere Raffaele D'Alessandro

Si complica sempre di più la posizione dei carabinieri accusati di aver pestato Stefano Cucchi. Oggi in Aula è stato il turno della testimonianza di Anna Carino, la ex moglie del carabiniere Raffaele D’Alessandro. Il militare sotto processo le avrebbe confidato: “C’ero pure io, quante gliene abbiamo date”. Cucchi morì in ospedale nell’ottobre 2009 dopo essere stato arrestato per droga.

Tre carabinieri sono accusati di omicidio preterintenzionale. La Carino ha raccontato in Aula la versione di quanto gli avrebbe rivelato il marito: “Mi disse di avere partecipato alla perquisizione in casa di Cucchi e che non avevano trovato niente. Ma dopo diversi mesi, dopo aver visto un servizio in tv, mi fece una confidenza. Disse che la notte dell’arresto era stato pestato, aggiungendo ‘C’ero pure io? quante gliene abbiamo date”.

Il racconto della donna è proseguito aggiungendo ulteriori dettagli rispetto a quanto era accaduto: “Raffaele mi raccontò di un calcio che uno di loro aveva sferrato a Cucchi e che aveva provocato una caduta rovinosa. Al racconto, mi sembrò quasi divertito; rideva e, davanti ai miei rimproveri, mi rispondeva ‘Chill è sulu nu drogato e ‘m…’ Non so dov’e’ avvenuto questo pestaggio e la caduta. Più volte gli ho chiesto il motivo, ma non mi hai risposto. Mi ha raccontato anche di altri pestaggi ad arrestati o a persone che avevano portato in caserma; anche se non si trattava di pestaggi di questo livello”.

La donna ha raccontato anche degli insulti del suo ex marito all’apparire in televisione di Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano. “Quando sono stata sentita – ha detto Anna Carino – avevo paura, temevo la sua reazione. Anche in passato aveva avuto reazioni violente; non è stato però mai aggressivo fisicamente. Raffaele è sempre stato un tipo molto aggressivo; quando indossava la divisa si sentiva Rambo”. La svolta nel gennaio del 2016 quando la Canino incontrando Ilaria Cucchi racconta di essersi sentita in dovere di testimoniare la sua verità. Scusandosi, anche, di non averlo fatto prima.