Stipendi più alti per gli statali, ma con beffa: il governo cancella gli arretrati

Il governo rinnoverà i contratti degli statali: gli stipendi saranno più alti nel 2024, ma gli arretrati potrebbero essere cancellati.

Stipendi più alti per gli statali, ma con beffa: il governo cancella gli arretrati

Il governo ha assicurato che nella prossima manovra punterà sul rinnovo dei contratti degli statali. Un impegno che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni vuole mantenere, ma che probabilmente sarà ridimensionato: l’aumento degli stipendi per i lavoratori del pubblico impiego ci sarà, ma senza arretrati. Non una voce di poco conto.

Il primo accordo sui contratti pubblici è stato trovato per i medici ospedalieri, ma ci sono tanti altri dipendenti che attendono gli aumenti spettanti per il periodo che va dal 2022 al 2024. Il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, ha chiesto 6 miliardi, che diventerebbero 12 considerando anche gli aumenti per la sanità e i dipendenti locali, che ricadono sulle casse di Regioni e Comuni. Ma la beffa è dietro l’angolo.

Rinnovo dei contratti, gli stipendi aumentano ma gli arretrati saltano

Secondo quanto anticipa il Messaggero, tutte le risorse per i rinnovi dei contratti verrebbero caricate sul 2024. Il che vuol dire che per il 2022 e il 2023 non ci sarebbero arretrati. Una voce che avrebbe un peso importante sugli stipendi dei dipendenti statali. 

Il ragionamento del governo è che l’indennità dell’1,5% data in compensazione per il mancato aumento valga come indennità di vacanza contrattuale. E così i contratti, una volta firmati, vedrebbero gli aumenti direttamente a partire dal primo gennaio del 2024, senza corrispondere anche gli arretrati spettanti per l’anno in corso. 

In totale il governo dovrebbe avere 10 miliardi per i rinnovi contrattuali e altre misure, come quelle per le famiglie. Che si aggiungono ai 14 miliardi da spendere per confermare il taglio del cuneo fiscale e ridurre le aliquote Irpef. 

Contratti rinnovati per i medici, fino a 289 euro in più in busta paga

Intanto l’Aran ha chiuso la trattativa per il rinnovo dei contratti dei medici per il triennio 2019-2021. L’accordo economico prevede aumenti fino a 289 euro al mese in busta paga, cifra in cui rientrano anche l’indennità di pronto soccorso e il salario accessorio (senza i quali si scende a quota 240 euro). 

L’approvazione definitiva è attesa a breve, dopo qualche altro passaggio burocratico. Poi i medici si vedranno aumentare gli stipendi e riceveranno anche gli arretrati che, dal 2019 a oggi, possono corrispondere a cifre molte elevate, addirittura fino ai 10mila euro.