Super Mario Draghi sfida i tedeschi: “I vertici della Bce obbediscono alle leggi e non ai politici”. E lascia invariati i tassi d’interesse

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane così al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%. Il presidente della Bce, Mario Draghi, risponde così alle dure critiche che erano arrivate da Berlino. “I vertici della Bce obbediscono alle leggi e non ai politici”, ha affermato Draghi, “Il consiglio direttivo difende unanimemente l’indipendenza della banca centrale e l’adeguatezza della sua attuale politica monetaria”. Il presidente Bce ha poi aggiunto che “Il consiglio Bce continua ad aspettarsi che i tassi restino ai livelli attuali, o inferiori, per un periodo lungo e comunque ben oltre l’orizzonte del quantitative easing”.

Nella nota dell’Eurotower si legge che la Banca centrale europea ha deciso di mantenere gli acquisti di titoli del quantitative easing a 80 miliardi di euro al mese. “Per quanto concerne le misure non convenzionali di politica monetaria, abbiamo iniziato ad ampliare gli acquisti mensili nel quadro del Programma di acquisto di attività a 80 miliardi di euro”, spiega il comunicato. “Ci concentriamo ora – prosegue la Bce – sull’attuazione delle misure non convenzionali aggiuntive decise il 10 marzo scorso. Maggiori informazioni sugli aspetti dell’attuazione del programma di acquisto di attività del settore societario saranno diffuse nel sito Internet della Bce”.