Superbonus condomini, è pressing sul Mef per la proroga del 110% oltre il 2023

Tra le richieste di modifica del Superbonus c'è la proroga del 110% oltre il 2023 per i condomini che non completeranno i lavori.

Superbonus condomini, è pressing sul Mef per la proroga del 110% oltre il 2023

Una proroga del 110% oltre il 2023 per i condomini che non completeranno i lavori entro l’anno, ma con stato di avanzamento almeno al 60% o con una percentuale comunque avanzata. È questa, secondo quanto si apprende e come anticipato dal Messaggero e dall’agenzia Ansa, una delle ipotesi arrivate sul tavolo del Mef tra le richieste per modificare il Superbonus.

Tra le richieste di modifica del Superbonus c’è la proroga del 110% oltre il 2023 per i condomini che non completeranno i lavori

L’incentivo pieno è concesso per quest’anno ai condomini con lavori deliberati nel 2022. Per le villette invece non sarebbe allo studio un’ulteriore proroga, oltre a quella prevista dal dl Asset, che sposta il termine di conclusione dei lavori dal 30 settembre al 31 dicembre.

Donno (M5S): “Per coprire i propri fallimenti provano in ogni modo a diffondere fake news”

“Anche oggi la maggioranza è in preda ai soliti sterili attacchi di scaricabarile – è quanto afferma in una nota il deputato M5S componente della commissione Bilancio, Leonardo Donno -. Ormai ci siamo abituati, per coprire i propri fallimenti provano in ogni modo a diffondere fake news. Ma purtroppo per loro, anche questa volta, non funziona. Basta scorrere alcuni dati per capire che a questo governo andrebbe tolta la patente di guida perché per ora stanno combinando solo disastri”.

“A furia di fare retromarce – aggiunge l’esponente M5S – su tutto stanno perdendo la bussola: come sul Superbonus che oggi viene attaccato dagli stessi partiti che nella scorsa legislatura e in campagna elettorale lo difendevano solo per accaparrarsi qualche voto, e oggi hanno tradito le aziende e messo in ginocchio il settore edile. È bene quindi ricordare a chi fa finta di avere la memoria corta, che a causa dell’incapacità degli autodefinitosi ‘pronti’ il nostro Paese è in preda a una crisi che sta pesando sulle tasche degli italiani: aumenti dei mutui, della benzina, del carrello della spesa, il Pil diminuito dello 0,4 per cento. Soluzioni? Zero”.

“Altro che governo credibile come dicono dalle parti della maggioranza”

“Altro che governo credibile come dicono dalle parti della maggioranza. Ma soprattutto – prosegue Donno – la smettano di puntare il dito contro il presidente Conte, a capo di governi in cui il Pil è cresciuto del +11% in due anni con misure che hanno aiutato il nostro Paese e grazie al quale, ricordiamolo, sono arrivati in Italia oltre 200 miliardi del Pnrr che questo governo sta mettendo a rischio. Piuttosto che rifugiarsi dietro le tante bugie, o a Monza a guardare la Formula 1 come la premier Meloni, farebbero bene a fare un corso di guida da chi ha portato risorse, soluzioni e aiuti, non immobilismo e impoverimento”.

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