Superbonus, verso la proroga per cessione del credito e sconto in fattura: per chi e fino a quando

La proroga del termine per l'opzione cessione del credito e sconto in fattura riguarda anche le spese sostenute nel 2023 per i lavori legati al Superbonus.

Superbonus, verso la proroga per cessione del credito e sconto in fattura: per chi e fino a quando

Si va verso la proroga dal 16 marzo al 4 aprile per l’invio delle comunicazioni per le opzioni cessione del credito e sconto in fattura relative alle spese per i diversi bonus edilizi sostenute nel 2023, compreso il Superbonus 110%. È quanto anticipa il Consiglio nazionale dei commercialisti spiegando di aver fatto la richiesta di proroga al Ministro e al Viceministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo, e di aver ricevuto conferme sulla proroga.

La proroga del termine per l’opzione cessione del credito e sconto in fattura riguarda anche le spese sostenute nel 2023 per i lavori legati al Superbonus

La proroga del termine per l’opzione cessione del credito e sconto in fattura riguarda le spese sostenute nel 2023 per i lavori legati al Superbonus 110% (iniziati o autorizzati entro il 17 febbraio 2023), il bonus casa al 50%, gli interventi di riqualificazione energetica al 65% e il sisma bonus nelle sue diverse articolazioni.

Lo anticipa il Consiglio Nazionale dei commercialisti: “Abbiamo già ricevuto conferme che il termine sarà prorogato”

“A fronte della nostra richiesta, abbiamo già ricevuto conferme che il termine sarà prorogato, presumibilmente al 4 aprile 2024 – afferma in una nota il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio – con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Ringraziamo il Ministro Giorgetti, il Viceministro Leo e i vertici dell’Agenzia delle Entrate, i quali hanno dimostrato, ancora una volta, attenzione per le istanze della categoria”.

Per il Consigliere tesoriere e delegato alla fiscalità, Salvatore Regalbuto “la proroga richiesta dal Consiglio Nazionale è necessaria per consentire ai professionisti e alle imprese loro assistite di esplorare con tempi più congrui la possibilità di individuare soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti e per questo va accolta con particolare favore. Peraltro – conclude Regalbuto – essa va in parallelo con la proroga e la semplificazione della comunicazione spese su parti comuni per la dichiarazione precompilata e consentirà di gestire entrambi gli adempimenti con tempistiche più agevoli”.