Tagli pure ai Vigili del fuoco: mancano all’appello 500 pompieri nel Lazio

La Cisl lancia l'allarme sulla carenza di personale dei vigili del fuoco: all'appello mancano almeno 500 pompieri.

Tagli pure ai Vigili del fuoco: mancano all’appello 500 pompieri nel Lazio

Più di 60mila. Sono 62.043 gli interventi che i vigili del fuoco hanno effettuato a Roma nel 2022. Si tratta del dato più alto a livello nazionale. E la Capitale, come è normale aspettarsi, è tra le città – insieme a capoluoghi come Milano, Napoli e Torino – che hanno registrato il maggior numero di interventi di soccorso tecnico urgente e che, in generale, registra valori altissimi nei tipi di interventi che i vigili del fuoco effettuano. Cifre importanti che fanno capire bene quanto sarebbe necessario avere un numero adeguato di pompieri nonché mezzi adatti per rendere funzionali i servizi di soccorso pubblico. Ma anche in questo settore la Regione Lazio non riesce ad eccellere. Tant’è che Fns Cisl Lazio ha lamentato una mancanza di attenzione nei confronti del Corpo. “Le problematiche”, si legge in una nota diffusa dal sindacato, “sono tante, occorre necessariamente rivedere gli organici nei vari comandi provinciali”.

Vigili del fuoco a corto di personale nel Lazio

Per rispondere in maniera adeguata alle necessità della cittadinanza, mancherebbero infatti all’appello ben 500 pompieri: “Attualmente nella Regione mancano circa 500 unità e ogni sede necessita di implementazione di personale. Vi è necessità”, continua la nota, “di sedi di servizio più adeguate”. Alcuni distaccamenti, denuncia il sindacato, attendono da anni una nuova sede.

A ottobre, invece, la comunicazione inviata alla Prefettura in cui si diceva che i distaccamenti romani de La Pisana e Fluviale di Lungotevere delle Armi non erano operativi a causa della mancanza di personale e che, dunque, le operazioni di soccorso sarebbero state effettuate dai distaccamenti limitrofi. Insomma, la Regione guidata da Francesco Rocca conquista una nuova sconfitta: alla ormai nota carenza di personale medico, si aggiunge pure quella dei pompieri. Ma le criticità evidenziate dal sindacato non finiscono qui. Sì, perché oltre a essere pochi, i vigili del fuoco non sarebbero nemmeno adeguatamente tutelati.

“La Fns Cisl Lazio”, si legge ancora nella nota, “sta portando avanti una vera e propria battaglia sulla salute e la prevenzione dei vigili del fuoco”. Al momento, però, di risposte pare non ne arrivino sebbene, come sottolinea il sindacato, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco sia “l’unico Corpo dello Stato a garantire soccorso tecnico urgente ai cittadini”. Secondo Fns Cisl Lazio, la politica in generale dovrebbe “comprendere una volta per tutte che i vigili del fuoco sono gli unici a garantire un servizio indispensabile ai cittadini” e che, dunque, “il Corpo nazionale dovrebbe essere messo nelle condizioni di poter operare sempre e in qualunque situazione nelle migliori condizioni”.