Tangenti dal Qatar, fermati quattro italiani in Belgio

Quattro italiani fermati in Belgio nell'ambito di un'inchiesta su un'organizzazione sospettata di ingerenza nella politica Ue e di corruzione da parte del Qatar.

Tangenti dal Qatar e ingerenze sulla politica Ue. Quattro italiani, tra cui l’ex europarlamentare del Pd, allora membro del gruppo dei Socialisti e democratici (S&D), Pier Antonio Panzeri (nella foto) e il sindacalista, attuale segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc), Luca Visentini, sono stati fermati e interrogati nell’ambito di un’inchiesta della magistratura belga su un’organizzazione criminale “infiltrata nel cuore del Parlamento europeo e sospettata di ingerenza nella politica Ue e di corruzione da parte del Qatar”.

Quattro italiani fermati in Belgio nell’ambito di un’inchiesta su un’organizzazione sospettata di ingerenza nella politica Ue e di corruzione da parte del Qatar

La notizia dell’inchiesta per corruzione, che coinvolge Panzeri, Visentini e altri due italiani, è stata rivelata dai giornali Le Soir e Knack riferendo che questa mattina “la polizia giudiziaria federale ha condotto 14 perquisizioni in diversi comuni di Bruxelles, in particolare a Ixelles, Schaerbeek, Crainhem, Forest”. “Le perquisizioni – ha fatto sapere la procura di Bruxelles – sono state effettuate nell’ambito di un’ampia indagine su presunte organizzazioni criminali, corruzione e riciclaggio di denaro”.

L’inchiesta, secondo quanto ha riferito Le Soir, è condotta dal magistrato specializzato in reati finanziari, Michel Claise, e va avanti da almeno quattro mesi. Il sospetto è che il Qatar abbia versato somme di denaro e fatto regali “importanti” a persone che occupano “posizioni strategiche” nel Parlamento Europeo.

Il Qatar avrebbe cercati du influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo

“Da diversi mesi gli inquirenti della polizia giudiziaria sospettano che uno Stato del Golfo abbia cercato di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo”, ha affermato la Procura federale in un comunicato diffuso alla stampa. Lo avrebbero fatto “versando ingenti somme di denaro e offrendo regali importanti a terzi con una posizione politica o strategica importante all’interno del Parlamento europeo”.

La procura belga, tuttavia, non menziona esplicitamente il Qatar, ma più fonti, citate dai media francesi, hanno confermato che si tratta del Paese che ospita attualmente i Mondiali di calcio. La procura federale ha confermato il fermo di quattro persone, che arriveranno davanti al giudice entro 48 ore, per decidere se tramutare il fermo in arresto.

Tutti e quattro i sospetti sono di nazionalità italiana. Oltre a Panzeri e Visentini, si tratterebbe di un assistente parlamentare e di un direttore di una Ong. Panzeri ha fondato una Ong, Fight Impunity, che ha sede in Rue Ducale, vicino all’ambasciata Usa. Stamani la sede dell’associazione è stata perquisita.

“Sequestrati circa 600 mila euro in contanti oltre a materiale informatico e cellulari”

Durante le perquisizioni, sempre secondo Le Soir, avrebbero consentito di sequestrare somme considerevoli di denaro in contanti. A Bruxelles, nella residenza di Panzeri, che prima di diventare europarlamentare è stato a lungo segretario della Camera del Lavoro di Milano, sarebbero stati trovati circa 500mila euro in contanti. “Sono stati sequestrati circa 600 mila euro in contanti oltre a materiale informatico e cellulari” ha confermato la procura.

Visentini da novembre è il segretario dell’International Trade Union Confederation

Visentini è stato eletto nel novembre scorso a Melbourne segretario generale della Ituc (International Trade Union Confederation). Secondo le accuse, il Qatar avrebbe agito per difendere l’immagine dei ‘suoi’ Mondiali e i progressi fatti nella tutela dei diritti umani e nelle condizioni di lavoro dei migranti.