Temperatura consentita negli uffici pubblici: qual è la massima con i termosifoni e la minima con il condizionatore?

Temperatura consentita negli uffici pubblici: la prima risposta del Governo Draghi è con il decreto energia che prevede un primo risparmio.

Temperatura consentita negli uffici pubblici: qual è la massima con i termosifoni e la minima con il condizionatore?

Temperatura consentita negli uffici pubblici: con il nuovo decreto energia, il Governo Draghi cerca di rispondere a una possibile crisi energetica dopo le sanzioni applicate alla Russia.

Temperatura consentita negli uffici pubblici

Il decreto energia voluto dal Governo Draghi porta modifiche anche sulle temperature previste e consentite negli uffici pubblici con l’obiettivo del risparmio energetico. Emblematica è ormai diventata la domanda fatta da Draghi rispetto alla crisi energetica e nel caso di interruzione delle forniture di gas da parte della Russia: “Preferiamo la pace o stare con il condizionatore acceso?”

Da escludere, almeno per ora, che la norma possa essere estesa anche ai luoghi privati ma questa è la prima mossa e risposa alle sanzioni economiche previste per la Russia, subite però anche dai paesi europei. Dunque, l’Europa, colpendo la Russia, ha deciso di comprare più carbone da Putin e così il primo passo per affrontare la crisi energetica è rivedere le temperature negli uffici pubblici.

Qual è la massima con i termosifoni e la minima con il condizionatore?

La norma vieta dal primo maggio a tutti gli uffici della Pubblica amministrazione, tranne gli ospedali, di portare i condizionatori al di sotto dei 27 gradi e i termosifoni sopra i 19 gradi, con la possibilità però di sforare in entrambi i casi di due gradi al massimo. Non vengono considerati dalla norma ospedali, cliniche e case di cura. 

La norma prevede che “al fine di ridurre i consumi termici degli edifici ed ottenere un risparmio energetico annuo immediato, dal primo maggio 2022 e fino al 31 marzo 2023, la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici non deve superare rispettivamente i 19 gradi centigradi, +2 gradi di tolleranza, e non deve essere minore dei 27 gradi centigradi, meno 2 gradi di tolleranza”. Fin ad oggi, la temperatura è fissata rispettivamente a 20 gradi e 26 gradi, sempre con 2 gradi di tolleranza. Dunque i limiti vengono ritoccati di un grado.

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