Terremoto Turchia e Siria, non risultano italiani coinvolti

Terremoto Turchia e Siria, Tajani: "L'ambasciata ad Ankara sta verificando la situazione. Abbiamo messo a disposizione la nostra Protezione civile".

Terremoto Turchia e Siria, non risultano italiani coinvolti

Al momento non risultano italiani coinvolti nel devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria causando centinaia di morti, feriti e sfollati. L’Unità di crisi della Farnesina ha preso contatto con i connazionali e sta seguendo la situazione.

Terremoto Turchia e Siria, Tajani: “L’ambasciata ad Ankara sta verificando la situazione. Abbiamo messo a disposizione la nostra Protezione civile”

“Stamane ho parlato con il ministro degli Esteri turco per assicurargli tutto il sostegno dell’Italia. Abbiamo messo a disposizione la nostra Protezione civile” ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Naturalmente – ha aggiunto – la nostra ambasciata ad Ankara sta verificando la situazione degli italiani. Al momento non risulta alcun italiano fra le vittime e i feriti, né fra i deceduti. Li stiamo chiamando uno per uno. Al momento le notizie sono positive per quanto riguarda gli italiani”.

Alla domanda su quanti siano gli italiani presenti nella zona del terremoto che colpito Turchia e Siria, il ministro Tajani ha detto: “In quella zona ci sono 15 italiani. Li abbiamo raggiunti quasi tutti per telefono. Li stiamo chiamando uno per uno in modo che si possa avere la certezza assoluta. Per il momento non abbiamo notizie di vittime italiane”.

Attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue

“In seguito al terremoto di questa mattina in Turchia – ha dichiarato in un tweet il commissario Ue alle Crisi, Janez Lenarcic -, abbiamo attivato il meccanismo di protezione civile dell’Ue. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’Ue sta coordinando l’invio di squadre di soccorso dall’Europa. Sono già in viaggio squadre dai Paesi Bassi e dalla Romania”.

L’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali

“A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale – ha riferito il ministero degli Affari esteri -, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell’area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali”.

A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, “si richiede di registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” e scaricare la APP “Unità di Crisi” per cellulari, attivando la geolocalizzazione”.

“Solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal terribile terremoto in Turchia. Preghiamo per le vittime e le loro famiglie. Il ministero della Difesa e le forze armate sono pronte a fare quanto necessario per aiutare e sostenere chi è in difficoltà” scrive su Twitter, il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

 

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