Il crac non va in archivio per Tiziano Renzi. Supplemento d’indagine sul fallimento della Chil Post di cui il padre del premier era amministratore unico

Respinta l’archiviazione per quanto riguarda la presunta bancarotta di Tiziano Renzi, padre del premier Matteo. Il gip respingendo la richiesta del pubblico ministero Marco Arioldi ha disposto un supplemento di indagini nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge Tiziano Renzi per il fallimento della società Chil Post, con sede nel capoluogo ligure. Il padre del Presidente del Consiglio era amministratore unico della società che cedette nel 2010 ad Antonello Gabelli e Gian Franco Massone, padre di Mariano, “faccendiere” che con Tiziano Renzi aveva già avuto a che fare in passato. Secondo il gip genovese, “le risultanze investigative forniscono dati in apparente contrasto con la conclusione cui e’ pervenuta la pubblica accusa”. Per questo “si rende necessario un supplemento di indagine volto a acclarare i rapporti contrattuali intercorsi tra il gruppo Tnt e le societa’ Chil Post srl e Chil promozioni srl”. Ma secondo la tesi della difesa “Si tratta di accertamenti che non daranno sorprese, essendo tutto documentabile e privo di ogni rilievo di carattere penale”.