Tra sette giorni i primi vaccinati. Ma c’è ancora il rischio di una terza ondata. Arcuri: “Dobbiamo fare tutto il possibile per evitarla”

“Il rischio della terza ondata esiste. Lo dicono i dati degli ultimi giorni. La curva dei contagi, dopo le decisioni del governo di novembre, ha registrato un vistoso rallentamento ma non si è appiattita. Per questo ora sono state di nuovo adottate misure più severe, come in altri Paesi. Sappiamo di chiedere l’ennesimo sacrificio agli italiani: continuare ad essere responsabili. Nei prossimi giorni non dobbiamo solo pensare a trascorrere un Buon Natale ma impegnarci a vivere un Natale buono. Avendo cura di noi stessi e dei nostri cari”. E’ quanto afferma in un’intervista a Repubblica il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri.

“Se dopo l’estate qualcuno avesse detto che il 27 dicembre sarebbe iniziata la campagna in Europa – ha aggiunto il commissario parlando dei vaccini anti-Covid – lo avrebbero preso per un visionario se non peggio. E invece se tutto andrà come auspichiamo, a partire dalle autorizzazioni europee, tra poco più di 7 giorni faremo i vaccini, insieme agli altri Paesi europei. Malgrado chi ha affermato e continua ad affermare che siamo in ritardo”.

“Sono cauto ma si può immaginare che sia disponibile meno di una settimana dopo il 27, a cavallo della fine dell’anno” dice e spera il Commissario per l’emergenza Coronavirus, che le misure adottate dal governo con l’Italia Zona Rossa fino alla Befana (leggi l’articolo) permetta di evitare l’aumento del numero dei contagi: “Sarebbe davvero complicato iniziare la più grande campagna di vaccinazione di massa di sempre nel corso della terza ondata. Dobbiamo fare tutti tutto il possibile per evitarla. Intanto se ci sono problemi di mobilità delle persone non è facile organizzare la somministrazione, inoltre i contagi devono essere almeno calmierati, se non azzerati, per puntare all’immunità di gregge”.