Traffico internazionale di migranti, 25 arresti a Reggio Calabria: scoperta rete criminale da 10 milioni di euro

Traffico internazionale di migranti, 25 arresti a Reggio Calabria: scoperta rete criminale da 10 milioni di euro

Traffico internazionale di migranti, 25 arresti a Reggio Calabria: scoperta rete criminale da 10 milioni di euro

Una rete specializzata nel traffico internazionale di migranti e ben strutturata, attiva da anni lungo la rotta del Mediterraneo orientale, è stata smantellata questa mattina nell’ambito dell’operazione “Medusa”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotta dalla polizia italiana con il supporto di organismi di cooperazione internazionale. Venticinque persone di origine straniera sono finite in carcere, mentre altre 43 risultano indagate a piede libero.

L’indagine ha ricostruito un traffico di migranti altamente organizzato, responsabile di almeno trenta sbarchi tra il 2017 e il 2022, per un totale di circa duemila migranti giunti clandestinamente sulle coste della Calabria a bordo di barche a vela sovraffollate. Un business illecito da circa dieci milioni di euro, come emerso dall’analisi di centinaia di transazioni finanziarie internazionali.

Traffico internazionale di migranti, 25 arresti a Reggio Calabria: scoperta rete criminale da 10 milioni di euro

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le quattro associazioni criminali coinvolte – composte da cittadini georgiani, ucraini, turchi e moldavi – curavano ogni fase del viaggio, dall’imbarco in Turchia fino allo sbarco in provincia di Reggio Calabria. L’operazione è frutto di una vasta attività investigativa coordinata anche con la Direzione nazionale antimafia, Eurojust, Interpol, Europol e il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia.

Tra i soggetti coinvolti, sono stati identificati scafisti e capi delle organizzazioni che operavano come veri e propri trafficanti di esseri umani, sfruttando la disperazione dei migranti e garantendosi alti profitti attraverso viaggi estremamente rischiosi. Le imbarcazioni, spesso barche a vela di dimensioni ridotte, venivano stipate all’inverosimile, mettendo in pericolo la vita dei passeggeri.

Nell’ambito del blitz è stato anche disposto un sequestro preventivo di circa 3,3 milioni di euro, ritenuti provento delle attività criminali.