Una terrificante tragedia questa mattina ha scosso tutto il Salento. In un appartamento di Calimera, una donna di 35 anni e il figlio di otto anni sono stati trovati senza vita a poche ore di distanza l’uno dall’altra. Le circostanze, ancora da chiarire del tutto, hanno aperto un’indagine articolata che punta a far luce sulla dinamica dei fatti.
Al momento, secondo quanto si apprende, la pista investigativa privileggiata punta al possibile omicidio-suicidio anche se gli invesigatori fanno sapere che, al momento, non è ancora possibile escludere altre ipotesi.
Il ritrovamento del bambino in casa
Il corpo del bambino è stato scoperto nella tarda serata dai carabinieri, entrati nell’abitazione dopo la segnalazione di scomparsa arrivata poche ore prima. Il piccolo era in una stanza da letto e presentava ferite compatibili con un’arma da taglio. Gli investigatori stanno lavorando per verificare tempi, modalità e potenziali moventi.
La madre trovata senza vita in mare
Qualche ora prima, a diversi chilometri di distanza, il corpo della madre era stato individuato da un sub nelle acque davanti a Torre dell’Orso. Il recupero è stato effettuato dalla Capitaneria di Porto. Le condizioni del corpo e l’assenza di segni di violenza immediatamente evidenti hanno aperto sin da subito diverse ipotesi investigative.
Le prime ipotesi degli inquirenti
Gli elementi raccolti nelle prime ore portano gli investigatori a valutare la possibilità di un omicidio-suicidio. Si tratta però di un’ipotesi che richiede conferme: la Procura di Lecce ha disposto le autopsie su entrambi i corpi, passaggio necessario per chiarire cause esatte della morte, orari e compatibilità tra gli eventi.
La donna, secondo quanto riferito da persone vicine alla famiglia, attraversava un periodo di forte fragilità emotiva. Gli inquirenti stanno verificando eventuali segnali pregressi che possano aver anticipato il tragico epilogo.
La reazione della comunità
Calimera è un paese dove tutti si conoscono, e la notizia ha provocato uno shock profondo. Mentre le forze dell’ordine continuano a lavorare senza sosta, molti residenti si interrogano sulle dinamiche familiari, sul ruolo delle istituzioni e su quanto possa essere fatto per intercettare situazioni di sofferenza prima che degenerino.
Scuole, associazioni e servizi sociali della zona si stanno preparando a offrire supporto psicologico a chi ne avrà bisogno, soprattutto ai compagni di scuola del bambino.