Troppi debiti con Equitalia? Ora è possibile rinegoziarli. Nuova opportunità per i piccoli imprenditori

Un’ancora di salvezza per i contribuenti che non possono pagare ad Equitalia un debito spropositato rispetto alle proprie disponibilità. Sulla Gazzetta Ufficiale di ieri è stato pubblicato il decreto alla legge 3 del 2012 relativa alla cosiddetta “Composizione della crisi di sovraindebitamento”. I piccoli imprenditori e i consumatori che non possono accedere a strumenti come i concordati preventivi o fallimentari potranno in sostanza rinegoziare le proprie esposizioni con il Fisco. A ottobre scorso c’era stata in tal senso l’omologa a uno dei primi piani del consumatore verso debiti fiscali: una cartella esattoriale Equitalia di 86mila euro ridotta a 11mila euro (-87%). La legge però rimane largamente sconosciuta.

IL PRECEDENTE
La decisione, presa dal Tribunale di Busto Arsizio (Varese), è arrivata su istanza presentata ad aprile dell’anno scorso dal legale milanese Pasquale Lacalandra, avvocato che negli ultimi mesi ha seguito diversi casi di sovraindebitamento. La decisione del giudice ha consentito a una impiegata in cassa integrazione di risolvere definitivamente una situazione debitoria complessa. E la nuova definizione del debito nei confronti di Equitalia è stato individuato in base alle attuali possibilità economiche della debitrice. “La particolarità del piano omologato dal Tribunale di Busto Arsizio – ha spiegato l’avvocato Lacalandra – oltre a essere uno dei primi in Italia, consiste nell’aver risolto una grave situazione debitoria causata da una cartella esattoriale Equitalia, che tra interessi e sanzioni ha raddoppiato l’importo iniziale dovuto. Una situazione che affligge in Italia moltissimi consumatori e imprenditori che hanno adesso uno strumento legislativo a loro tutela.”

LA NOVITÀ
Con la legge sul sovraindebitamento si è introdotta infatti nell’ordinamento giuridico italiano la possibilità di instaurare una procedura con la quale consumatori ma anche piccoli imprenditori, possono proporre la ristrutturazione dei debiti (anche fiscali) ottenendo, qualora vi siano le condizioni, la riduzione dell’importo dovuto in base alle proprie capacità economiche. “L’obiettivo della legge – prosegue l’avvocato Lacalandra – è quello di dare l’opportunità ai debitori che si trovano in situazoni critiche di riacquistare un ruolo attivo nell’economia e nella società, senza restare schiacciati dal carico dell’indebitamento preesistente”.