Trump a processo con l’accusa di stupro: la scrittrice Jean Carroll contro l’ex presidente degli Stati Uniti

Trump è accusato di diffamazione e violenza nei confronti di una scrittrice. La vicenda risale alla metà degli anni 90'.

Trump a processo con l’accusa di stupro: la scrittrice Jean Carroll contro l’ex presidente degli Stati Uniti

Trump deve rispondere in un altro processo a New York. L’ex presidente degli Stati Uniti è stato accusato dalla scrittrice Jean Carroll di aver abusato di lei a metà degli anni 90′. Tuttavia, il legale di Trump sostiene che le prove dimostrano che la scrittrice stia mentendo. La storia fu resa pubblica per la prima volta il 21 giugno del 2019, quando sui media comparve un’anticipazione del libro nel quale la scrittrice raccontava la vicenda.

Trump a processo con l’accusa di stupro

Non c’è pace per  Trump: La scrittrice Jean Carroll si è presentata nel tribunale di New York per raccontare una storia avvenuta una sera di quasi trent’anni fa, nel camerino dei grandi magazzini di lusso di Manhattan. Carroll ha accusato l’ex presidente degli Stati Uniti di diffamazione e violenza. “Sono qui perché Donald Trump mi ha stuprata e quando lo scrissi, lui disse che non era successo”. L’ex presidente degli Stati Uniti è stato accusato di aver stuprato la scrittrice a meta degli anni 90′. “Ha mentito e ha distrutto la mia reputazione, e io sono qui per cercare di riprendermi la vita”, ha aggiunto.

La scrittrice Jean Carroll contro l’ex presidente degli Stati Uniti

“Donald Trump suscita reazioni forti, in senso positivo o negativo: si può odiarlo ed esprimerlo con il proprio voto, non in tribunale”. Sono le parole che Joseph Tacopina, il legale dell’ex presidente degli Stati Uniti, usa per descrivere come motivate le politicamente le accuse di stupro della scrittrice E. Jean Caroll contro l’ex presidente. “Le prove mostreranno che sta mentendo: Carroll ha creato questo caso per vendere il suo libro, danneggiare Trump politicamente e attirare l’attenzione”, aggiunge mostrando una foto di Caroll e Trump. “Vale più di mille parole”, ha osservato.

Dall’altra parte Shawn Crowley, il legale di E. Jean Carroll, rivolgendosi alla giuria nella sua arringa iniziale, ha evidenziato che le prove dimostrano tutt’altro: “Le prove dimostreranno che Trump ha detto una bugia dietro l’altra su questo caso”.