La partita politica attorno ai file del caso Epstein si riaccende a Washington e, questa volta, a dare una sterzata inattesa è Donald Trump. Alla vigilia del voto della Camera sulla pubblicazione integrale dei documenti, il presidente statunitense si è detto favorevole a rendere tutto pubblico, definendo la vicenda “una bufala dei democratici” e accusando l’opposizione di usare il caso come diversivo.
Trump ha invitato i repubblicani a sostenere la diffusione totale dei file, sostenendo che il partito “non ha nulla da nascondere” e che sia arrivato il momento di “voltare pagina”. Per l’ex presidente, l’attenzione andrebbe riportata sui temi economici, che considera il terreno su cui l’amministrazione repubblicana “sta vincendo”. Ha ricordato i dati su inflazione, tasse e sicurezza del confine come prova dei risultati ottenuti, accusando i democratici di voler spostare il dibattito pubblico su Epstein per indebolire l’agenda economica della Casa Bianca.
Trump spinge per la pubblicazione integrale dei documenti Epstein
Trump ha anche sottolineato che il Dipartimento di Giustizia ha già reso disponibili “decine di migliaia di pagine” relative al caso e che le autorità starebbero esaminando i rapporti di alcuni esponenti democratici – tra cui Bill Clinton, Reid Hoffman e Larry Summers – con il finanziere. La commissione di sorveglianza della Camera, ha aggiunto, “può avere tutto ciò che le spetta legalmente”.
In una fase politica dominata da tensioni interne e scontri narrativi, la mossa di Trump mira a neutralizzare il caso Epstein trasformandolo in un’accusa di ritorno verso i democratici. Una strategia che punta a rimettere al centro dell’arena elettorale economia e sicurezza, i due temi su cui il presidente vede il vantaggio più solido.