Donald Trump e Melania, poco dopo le 8 ora di Washington, hanno lasciato per l’ultima volta la Casa Bianca. A bordo dell’elicottero Marine One hanno raggiunto la base militare di Andrews, per una cerimonia di addio, e poi si sono imbarcati sull’Air Force One per raggiungere la loro residenza di Mar-a-Lago, in Florida. “Sono stati quattro anni incredibili, abbiamo raggiunto tanti risultati insieme. Ritorneremo, in qualche modo. Continuerò a lottare per voi” ha detto il presidente Usa nel suo discorso di addio.
Trump, come aveva già annunciato, non sarà presente alla cerimonia di insediamento di Joe Biden e Kamala Harris, prevista alle 18 ora italiana. Sarà presente, invece, il suo vice, Mike Pence. A quell’ora Biden sarà ufficialmente il 46esimo presidente degli Stati Uniti, dopo aver prestato giuramento in una cerimonia che quest’anno prevede alcuni cambiamenti a causa della pandemia ma anche di quanto accaduto in seguito all’assalto al congresso. Gran parte dell’area sarà bloccata, con circa 25.000 membri della Guardia nazionale dispiegati a Washington per prevenire ogni possibilità di disordini.
Biden, nel suo primo giorno da presidente, firmerà subito 17 ordini esecutivi che ribalteranno alcune politiche del predecessore. Uno dei quali sospenderà la costruzione del muro anti-migranti al confine con il Messico. I provvedimenti, ha spiegato in una nota lo staff del presidente eletto, serviranno “non solo per contrastare i danni più gravi inflitti dall’amministrazione Trump ma anche per iniziare a far andare avanti il Paese”.
Tra i 17 ordini esecutivi c’è anche il ritorno degli Usa nell’Oms, l’annullamento del ‘muslim ban’ (la sospensione degli ingressi dei cittadini di alcune nazioni a maggioranza musulmana), l’obbligo di mascherina nelle proprietà federali, il ripristino della protezione di alcune riserve naturali e il blocco dei pignoramenti per milioni di americani in difficoltà economiche a causa della pandemia. Biden intende, inoltre, sottoporre al Congresso una riforma dell’immigrazione che aprirà di nuovo a milioni di stranieri senza permesso di soggiorno sul territorio Usa un accesso legale alla cittadinanza.