Ucraina, Di Maio: “Continuiamo a lavorare per escalation diplomatica”

Per il ministro degli Esteri, gli effetti della guerra in Ucraina in futuro continueranno a interesseranno l'Europa e anche l'Italia.

“Noi continueremo a lavorare per la pace, continueremo a lavorare per un’escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due: l’Ucraina ha fatto importanti aperture negli ultimi mesi, ma la Russia continua a intensificare i bombardamenti sul Donbass”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine di un convegno parlando della guerra in Ucraina.

Guerra in Ucraina, Di Maio: “Gli effetti del conflitto continueranno a interesseranno l’Europa e anche l’Italia”

“Fino ad ora – ha spiegato ancora Di Maio – tutti gli aiuti che abbiamo dato all’Ucraina, anche sul piano militare, si sono basati su una risoluzione del Parlamento, ma soprattutto sul principio di legittima difesa. Io ricordo che la Russia sta continuando ad avanzare in un paese che non è la Russia e lo sta facendo con i carri armati, lo sta facendo con le armi. Gli ucraini si stanno solo difendendo”.

“Ci sono degli effetti devastanti come quelli del grano – ha aggiunto il ministro degli Esteri -, come quelli dell’emergenza alimentare: qui rischiamo che scoppino nuove guerre a migliaia di chilometri di distanza dall’Ucraina a causa del fatto che la Russia, con le navi militari, sta bloccando l’export di grano dai porti ucraini”.

“Noi – ha proseguito Di Maio – lavoriamo con un’iniziativa, che ovviamente coinvolge tutti i paesi del mediterraneo, i nostri partner, le agenzie delle Nazioni Unite. Questa settimana terremo un importante evento di dialogo tra tutti i paesi del Mediterraneo per trovare una soluzione che per esempio eviti una crisi alimentare capace di provocare maggiori flussi migratori verso l’Italia”.

“La guerra in Ucraina non sta provocando, a causa della Russia, effetti solo nell’area dove si sta tenendo la guerra, ma anche a migliaia e migliaia di chilometri di distanza. Questi effetti interesseranno l’Europa e anche l’Italia” ha concluso il ministro degli Esteri.