Ucraina, l’Ue approva il dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia

Tra le misure contenute nel dodicesimo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia anche il divieto importazioni e commercio di diamanti.

Ucraina, l’Ue approva il dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia

Il Consiglio europeo ha adottato oggi il dodicesimo pacchetto di misure restrittive economiche e individuali in vista del protrarsi della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Come si legge nel comunicato diffuso dallo stesso Consiglio, queste misure “danno un ulteriore colpo alla capacità di Putin di fare la guerra prendendo di mira i settori ad alto valore dell’economia russa e rendendo più difficile l’elusione delle sanzioni dell’UE2.

Tra le misure contenute nel dodicesimo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia anche il divieto importazioni e commercio di diamanti

Il pacchetto concordato comprende le seguenti misure: l’Ue vieta l’importazione, l’acquisto o il trasferimento diretto o indiretto di diamanti dalla Russia. Questo divieto si applica ai diamanti originari della Russia, ai diamanti esportati dalla Russia, ai diamanti in transito in Russia e ai diamanti russi lavorati in paesi terzi. – Clausola di divieto di riesportazione La decisione odierna prevede che gli esportatori dell’Ue vietino contrattualmente la riesportazione verso la Russia e la riesportazione per l’uso in Russia di beni e tecnologie particolarmente sensibili, quando vendono, forniscono, trasferiscono o esportano in un paese terzo, ad eccezione dei paesi partner. La clausola copre gli articoli proibiti utilizzati nei sistemi militari russi trovati sul campo di battaglia in Ucraina o fondamentali per lo sviluppo, la produzione o l’uso di tali sistemi militari russi, nonché i beni e le armi dell’aviazione.

Il Consiglio, sempre con il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ha aggiunto 29 nuove entità all’elenco di coloro che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Saranno soggetti a restrizioni più severe all’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo. Alcune di queste 29 entità appartengono a paesi terzi coinvolti nell’elusione delle restrizioni commerciali, o sono entità russe coinvolte nello sviluppo, produzione e fornitura di componenti elettronici per il complesso militare e industriale russo. Inoltre, la decisione odierna amplia l’elenco di articoli soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo includendo: prodotti chimici, batterie al litio, termostati, motori CC e servomotori per veicoli aerei senza pilota (UAV), macchine utensili e parti di macchinari.

Introdotte ulteriori restrizioni all’importazione di beni che generano entrate significative per la Russia

L’Ue ha poi introdotto ulteriori restrizioni all’importazione di beni che generano entrate significative per la Russia e che consentono quindi la continuazione della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, quali ghisa e spiegeleisen, fili di rame, fili di alluminio, lamine, tubi e tubature per un totale di valore di 2,2 miliardi di euro l’anno. Viene introdotto un nuovo divieto di importazione del propano liquefatto (GPL) con un periodo transitorio di 12 mesi. Infine, il Consiglio ha deciso di introdurre alcune esenzioni alle restrizioni all’importazione di beni di uso personale, come articoli per l’igiene personale, o indumenti indossati dai viaggiatori o contenuti nei loro bagagli, e per le auto dotate di targa diplomatica per entrare nell’Ue. Inoltre, per facilitare l’ingresso nell’Unione dei cittadini dell’Unione Europea che vivono in Russia, gli Stati membri possono autorizzare l’ingresso delle loro automobili a condizione che non siano in vendita e siano guidate per uso strettamente personale.

Misure esecutive e antielusione Il divieto di transito attualmente applicabile ai beni e alle tecnologie a duplice uso esportati dall’Ue verso paesi terzi attraverso il territorio della Russia sarà esteso a tutti i beni bellici. Al fine di limitare ulteriormente l’elusione, la decisione odierna prevede il divieto per i cittadini russi di possedere, controllare o ricoprire incarichi negli organi direttivi delle persone giuridiche, delle entità o degli organismi che forniscono servizi di portafoglio, conto o custodia di cripto-asset a persone e residenti russi. Inoltre, l’attuale divieto di prestazione di servizi sarà esteso anche alla fornitura di software per la gestione aziendale e di software per la progettazione e la produzione industriale. Infine, l’Ue sta imponendo obblighi di notifica per il trasferimento di fondi al di fuori dell’Ue da parte di qualsiasi entità stabilita nell’Ue posseduta o controllata da un’entità stabilita in Russia o da un cittadino russo o da una persona fisica residente in Russia.

Applicazione del tetto massimo al prezzo del petrolio Il Consiglio sta introducendo norme di conformità più rigorose per sostenere l’attuazione del tetto massimo del prezzo del petrolio e reprimere l’elusione. Inoltre, un meccanismo rafforzato di condivisione delle informazioni consentirà una migliore identificazione delle navi e delle entità che attuano pratiche ingannevoli, come i trasferimenti da nave a nave utilizzati per nascondere l’origine o la destinazione del carico e le manipolazioni dell’AIS, durante il trasporto di petrolio greggio e prodotti petroliferi russi. Il Consiglio ha inoltre deciso di introdurre norme di notifica per la vendita di navi cisterna a paesi terzi al fine di renderne più trasparenti la vendita e l’esportazione, in particolare nel caso di navi usate che potrebbero essere utilizzate per eludere il divieto di importazione del greggio russo o prodotti petroliferi e il Price Cap del G7.

Borrell: “Rimaniamo fermi nel nostro impegno nei confronti dell’Ucraina e continueremo a sostenere la sua lotta per la libertà e la sovranità”

“Con questo dodicesimo pacchetto, presentiamo una serie di nuove misure economiche che indeboliranno ulteriormente la macchina da guerra della Russia. Il nostro messaggio è chiaro, come ho già affermato quando ho presieduto il Consiglio informale Affari esteri a Kiev: rimaniamo fermi nel nostro impegno nei confronti dell’Ucraina e continueremo a sostenere la sua lotta per la libertà e la sovranità” ha spiegato il responsabile della politica Estera dell’Ue, Josep Borrell (nella foto).