Ucraina, niente accordo. Ma la guerra non ci sarà

dalla Redazione

“Non accetteremo un cammino in cui il legittimo governo dell’Ucraina non sia al tavolo. Il principio è chiaro: nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina”. E’ quanto ha detto John Kerry in una conferenza stampa la notte scorsa a Parigi al termine del “franco” colloquio di cinque ore con Sergei Lavrov durante il quale Stati Uniti e Russia non hanno raggiunto una svolta nella crisi. “Entrambi abbiamo avanzato proposte su come ottenerla ed io farò ritorno a Washington per consultarmi con il presidente Obama riguardo alle sue decisioni”, ha detto il segretario di Stato americano, sottolineando comunque che il ministro degli Esteri russo ha ribadito l’impegno di Mosca a trovare una soluzione diplomatica, anche se non ha accettato di muovere le truppe dal confine con l’Ucraina”.

Il concetto e’ stato ribadito anche da Lavrov: “Abbiamo espresso diverse posizioni riguardo alle cause della crisi, ma comunque abbiamo convenuto sulla necessita’ di trovare terreno comune per raggiungere una soluzione diplomatica”. Nel colloquio, Kerry ha ribadito che Washington considera le azioni della Russia in Crimea illegali e anche che qualsiasi progresso verso la soluzione della crisi deve comprendere il ritiro dei 40mila militari ammassati da Mosca al confine orientale dell’Ucraina. “Noi crediamo che queste forze stanno creando un clima di paura ed intimidazione in Ucraina – ha detto – questo certamente non contribuisce al clima necessario al dialogo ed ai messaggi inviati alla comunità internazionale ed agli ucraini attraverso i canali diplomatici”.

Da parte sua, Lavrov, che ha parlato in un altro briefing alla stampa, ha negato categoricamente qualsiasi piano di invasione dell’Ucraina, ma sottolineato che Mosca intende difendere la sicurezzadelle comunita’ russofone nel Paese messa a rischio dai “fascisti” che hanno preso il potere a Kiev. Il lungo colloquio tra i due ministri si è svolto nell’ambasciata russa a Parigi per continuare i negoziati avviati da Vladimir Putin e Barack Obama durante una telefonata fatta
venerdi’ dal presidente russo.

Gli Stati Uniti hanno avanzato diverse proposte per far calare la tensione che comprendono, oltre all’accennato ritiro delle forze russe dal confine, l’invio di osservatori internazionale in Ucraina per tutelare i diritti delle minoranza e la promozione del dialogo diretto tra Russia ed Ucraina. E stamattina Mosca ha dato ordine alle truppe al confine con l’Ucraina di iniziare a rientrare progressivamente alla base.