Ucraina, una parte delle forze russe lascia il confine. Kiev: evitata l’escalation. Mosca parla di fallimento storico della propaganda occidentale: “Svergognati e annientati senza sparare un colpo”

La Difesa russa ha annunciato il parziale ritiro delle truppe dalle zone dove erano in corso esercitazioni al confine con l'Ucraina.

Ucraina, una parte delle forze russe lascia il confine. Kiev: evitata l’escalation. Mosca parla di fallimento storico della propaganda occidentale: “Svergognati e annientati senza sparare un colpo”

Una parte delle forze militari russe schierate per esercitazioni nei pressi della frontiera Ucraina stanno rientrando alle loro basi. A riferirlo è stato il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Tass e poi il Cremlino.

Una parte delle forze russe schierate al confine con l’Ucraina stanno rientrando alle proprie basi

“Unità dei distretti militari meridionali e occidentali, che hanno completato i loro compiti, hanno già iniziato a caricare i mezzi di trasporto ferroviari e terrestri e oggi inizieranno a rientrare alle proprie basi”, ha dichiarato in una nota il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov. “Mentre le misure di addestramento al combattimento si avvicinano alla conclusione, le truppe, come sempre avviene, effettueranno marce combinate alle proprie basi permanenti”, aggiunge Mosca.

L’Ucraina e l’Occidente sono riusciti a sventare l’escalation da parte della Russia, dichiara Kiev dopo le notizie dell’avvio di un parziale ritiro delle truppe russe dalle esercitazioni presso il confine con l’Ucraina.  “La Russia fa costantemente dichiarazioni. Ecco perché abbiamo la regola di non credere alle affermazioni quando le ascoltiamo, ma di credere quando vediamo. Quando vedremo le truppe russe ritirarsi, crederemo nella riduzione dell’escalation” ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

“La data del 15 febbraio del 2022 entrerà nella Storia come il giorno del fallimento della propaganda di guerra da parte dell’Occidente. Svergognati e annientati senza sparare un colpo” scrive su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, mentre gli Usa prevedevano un attacco per domani, 16 febbraio. Il Cremlino, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, considera la decisione degli Usa di evacuare i loro diplomatici da Kiev come “un’isteria esibizionista e senza senso”. Peskov in un’intervista alla Cnn, ha riferito che Putin è “pronto per i negoziati”. “Innanzitutto il presidente Putin ha sempre insistito sulla necessità di portare avanti negoziati e diplomazia”, ha sottolineato il portavoce del Cremlino.