Ultrà del Napoli indagato per omicidio. Sarebbe stato alla guida della Volvo che ha investito a Milano il tifoso interista durante gli scontri di Santo Stefano

E' un 25enne di Napoli l'ultrà che il 26 dicembre avrebbe investito Daniele Belardinelli

E’ indagato per omicidio volontario l’ultrà del Napoli di 25 anni che sarebbe stato alla guida dell’auto, una Volvo V40 station wagon, sequestrata ieri dalla polizia, che avrebbe investito Daniele Belardinelli, durante gli scontri di Santo Stefano fra i tifosi di Inter e Napoli allo stadio Meazza di Milano.

Secondo l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, il 25enne napoletano si trovava alla guida della Volvo, in uso in leasing al padre, e avrebbe investito, in via Novara, vicino allo stadio Meazza, Belardinelli.

Gli inquirenti hanno ricostruito che a bordo dell’auto c’erano altri tre ultras napoletani e che il 25enne avrebbe anche tentato di rimuovere le tracce lasciate in seguito all’investimento. A inchiodare il tifoso partenopeo sono state le immagini degli scontri e le testimonianze di altri tifosi. Il giovane, tra l’altro, in un primo momento aveva riferito alla Digos che quella sera non era presente a Milano.

Per la morte di Belardinelli, il 31 dicembre scorso, era stato arrestato anche Marco Piovella, uno dei leader della “Curva Nord” e responsabile delle coreografie della tifoseria interista da diversi anni. Piovella si era recato in questura dopo che era stato indicato da Luca Da Ros, uno dei primi tre arrestati, come l’ispiratore dell’agguato ai tifosi napoletani. Piovella ha avvalorato anche l’ipotesi che Belardinelli possa essere stato investito da due auto.